Il GP d’Australia ha incoronato Carlos Sainz, autore di un GP storico e indimenticabile. Perché la sua è un’impresa indimenticabile.
Il GP d’Australia, dapprima con un contorno apparentemente noto e amaro, verso le 6.30 di mattina (italiane) ha acquisito dettagli decisamente più soavi, accesi e colorati che mai.
E così la bella addormentata Formula Uno, abituata a un dominio semplicemente ai limiti del contrastabile di Max Verstappen e della Red Bull, è stata dolcemente baciata e risvegliata da una domenica da sogno sul circuito dell’Albert Park, teatro della prima doppietta Ferrari – Sainz davanti a Leclerc – a Melbourne dal 2004.
Praticamente vent’anni fa, quando a dominare era il cavallino rampante. Da tempo ormai le cose vanno diversamente, e non sarà di sicuro un’alba da sogno su un tracciato spesso amico della rossa a rendere meno sbiadito (negli ultimi anni) il team di Formula Uno più titolato di sempre. Se è vero, però, che ogni gara è una storia a sé, la vittoria di Sainz è una splendida favola destinata a rimanere negli annali: ecco perché.
Buongiorno Italia, sveglia F1: una scossa da sogno dall’altra parte del mondo
Partiamo col fare una doverosissima premessa: Max Verstappen e la Red Bull meritano fino all’ultimo millimetro di successo che da tempo in F1 raggiungono con una voracità totale e un cinismo assoluto. I domini all’interno della massima serie automobilistica ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Lamentarsi di questo, quindi, trasuda ipocrisia da tutti i pori.
Tuttavia, non esiste tifoso o appassionato che sia contento di sapere già prima di accendere la televisione chi conquista la pole position al sabato e la gara alla domenica. In un certo senso, quindi, ci sentiamo di dire che la Ferrari – con Carlos Sainz sorprendente protagonista – ha donato a tutti quanti un docile sussurro e non una scontata, prevedibile, ripetuta levataccia. Del resto, anche uno sport come la Formula Uno – fatto prima di innovazione e poi di risultati, prima di tecnica e poi di imprese umane – ha bisogno dei suoi eroi, delle sue imprese, e soprattutto di passione.
Tanta passione, quella che muove le folle e folgora tifosi e tifose di tutti i tipi e generi. Ciò che certamente è capitato a una miriade di appassionati italiani post GP d’Australia, ciò che è successo inequivocabilmente a chi la F1 la ama, la vive, la segue: una scossa dall’altra parte del mondo che, speriamo, sia solo il preludio a un intrigante temporale che può solo far bene a una categoria apparsa fin troppo scontata negli ultimi anni.
Sainz, vittoria capolavoro: lo spagnolo storico e stoico: ecco perché
Carlos Sainz ha fatto qualcosa di semplicemente straordinario a Melbourne, in un circuito spesso caro alla Ferrari e in questa precisa occasione intimamente legato a lui. Operato di appendicite appena due settimane fa, il pilota spagnolo è tornato in pista senza sapere cosa sarebbe riuscito a fare nel concreto e senza avere idea di come avrebbe concluso questo fine settimana di fuoco e fiamme per lui e la Ferrari. Il risultato è andato oltre ogni più rosea aspettativa: secondo al sabato – dietro al solito Max Verstappen – e primo alla domenica.
Vero che Max Verstappen ha avuto un problema tecnico che lo ha costretto al ritiro, ma è altrettanto certo che lo spagnolo della Ferrari ha passato il rivale olandese della Red Bull in pista e agguantato di forza una vittoria che sembrava ai limiti del possibile alla vigilia. E tutto questo, lo ricordiamo, dopo un’operazione comunque delicata e in mancanza di qualsivoglia tipo di allenamento preparatorio al week end australiano. Ecco perché diciamo che lo spagnolo è stato storico e stoico. Un successo così, una vittoria così è davvero complessa da dimenticare.
Lo è per i ferraristi, per chi lavora a Maranello e per tutte quelle persone che per la scuderia italiana si limitano ad avere un’ardente passione, ma anche per gli appassionati che vogliono godere di un po’ di imprevedibilità a causa del dominio Red Bull. E poi, beh, questo trionfo è per chi molto semplicemente ama le belle storie di sport, le favole destinate a rimanere intatte in eterno nella mente di tutti quanti senza essere cancellate neanche per sbaglio. Il che si traduce in un fatto certo: di Carlos Sainz a Melbourne, in data 24 marzo 2024, due settimane dopo l’operazione all’appendicite, di sicuro non si dimenticherà nessuno.