Non tutte le gomme cinesi sono di scarsa qualità. Ecco le tipologie che si comportano molto bene a dispetto di prezzi contenuti.
Quando si parla di pneumatici si parla di sicurezza. Sono loro infatti, a sostenere tutto il peso dei veicoli, per cui montarne di fattura approssimativa, magari realizzati con materiali di poco valore, può portare a conseguenze molto gravi, come quelle legate ad uno scoppio.
Dunque in fatto di scarpe non si scherza. Ed è anche per questo che c’è molto scetticismo attorno ai prodotti rilasciati in Cina. C’è qualche esperto del settore che addirittura sostiene che una gomma di alta gamma realizzata nel Paese del Dragone, sia meno valida di qualsiasi altra alternativa di livello base, comprese di quelle usate.
Ma siamo sicuri che siano proprio da buttare? Nel nostro approfondimento ne proporremo alcune tipologie che faranno cambiare idea anche ai più estremi detrattori.
Gomme cinesi, i migliori modelli sul mercato
Prima di addentrarci nell’elenco, confermiamo che effettivamente le coperture realizzate in Asia costano molto di meno rispetto a quelle europee o americane, in più, ultimamente, l’utilizzo della tecnologia e delle macchine a controllo numerico, hanno reso il processo costruttivo molto più agile e snello, con conseguente taglio della manodopera e quindi degli stipendi da pagare. In questa maniera è stato possibile abbassare ulteriormente le cifre richieste al consumatore.
E’ altrettanto vero, però, che se le Case stanno maggiormente attente, le officine e i gommisti, per risparmiare si approvvigionano di set scadenti, magari privi di certificazione.
Anche se le fregature possono capitare ovunque, il suggerimento è quello di non fidarsi dell’online e prediligere, al contrario il negozio fisico, possibilmente affidandosi ad un consulente che sappia suggerire il tipo di gomma più adatta alla propria esigenza. Ciò che conta, come abbiamo detto, è che il prodotto sia dotato di documentazione ufficiale.
Adesso veniamo al cuore della questione, ovvero i marchi che realizzano buone “scarpe”.
Pariamo dalla Triangle. Stanno molto attenti alla scelta delle materie prime, prediligendo la gomma natura. Il risultato è uno pneumatico ben bilanciato e a basso drag, il che porta ad una riduzione dei consumi.
La Sailun è stata fondata nel 2002 e subito si è messa in evidenza per la produzione dedicata perlopiù ad auto di grosse dimensioni o furgoni. Silenziose, dotate di buon grip, prevedono una spesa contenuta. L’unico neo è l’assenza di protezioni dai tagli laterali.
Con la Goodride si torna indietro nel tempo dato che è in attività dal 1958. Provvista di certificazione ISO/TS16949 ha finora raggiunto quota 17 milioni di treni venduti per macchine, moto, mezzi agricoli e bici. Le sue coperture sono amate per la stabilità e lo scarso rumore, anche se lateralmente sono deboli.
Le ZC Rubber della West Lake sono famose per equipaggiare le bici e le macchine agricole. In Europa stanno andando alla grande.
Dall’approccio internazionale la Wanli al momento della sua fondazione negli anni ’90 decise di dotarsi di macchinari occidentali. Anche per questo motivo gli standard di sicurezza sono elevati. Pecca solo nell’aquaplaning.
Citiamo poi la Maxxis, ideale per i fuoristrada, ma poco prestazionale su neve, la Infinity, nota soprattutto per le invernali INF-049 e la Kenda, che permette di coprire unj buon chilometraggio senza grossi cali di performance.