Gli pneumatici sono un componente fondamentale per un’automobile. Questi vi lasceranno a bocca aperta. Ecco perché.
Gli pneumatici sono un componente fondamentale per un’automobile. E’ infatti l’elemento che viene montato sulle ruote di un veicolo e che permette l’aderenza del mezzo stesso su una strada, in sosta o in movimento che sia. Insieme al peso complessivo del mezzo e al genere di fondo stradale, determina il suo attrito al suolo.
Gli pneumatici, insieme all’impianto frenante, consentono ad un mezzo di trasporto di frenare. La superficie di contatto con la strada è grande come il pamo di una mano, ed è proprio quella piccola porzione di gomma che consente all’auto – o alla moto – di frenare, accelerare e vaere aderenza mentre si guida. Questo, principalmente, rende gli pneumatici così speciali. Ma la domanda che ci poniamo adesso è: quanto possono essere speciali?
Pneumatici che cambiano forma: cambierebbero tutto in meglio o in peggio?
Abbiamo una concezione di pneumatico molto rigida. Nel senso che li riteniamo fondamentali con la loro struttura interna ed esterna, ed in ogni loro dettaglio lo sono effettivamente. Ma hanno dei limiti dovuti proprio alla loro forma, che detiene tanti pregi e alcuni difetti. E se questa forma cambiasse, cosa accadrebbe? E’ questa la domanda al quale ha tentato di trovare risposta la squadra di ingegneri della Carnegie Mellon University, che si trova in Pennsylvania negli Stati Uniti d’America. Gli ingegneri hanno cercato di combinare il meglio di due gomme diverse: quelle di una automobile normale e quelle di un carro armato.
Il risultato è stato nominato ‘cingolo riconfigurabile’ (RWT). I meccanismi di ‘cambio forma’ possono passare da ruote rotonde a cingoli trangolari durante gli spostamenti, e possono farlo nel giro di soli due secondi. La tecnologia in questione è stata descritta come “potenzialmente innovativa” dalla DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency). I cingoli potrebbero rendere i veicoli militari più sicuri senza aggiungere nuove protezioni e migliorando rapidamente la mobilità su diversi tipi di terreno. La dimostrazione, però, è molto lontana da raggiungere episodi realistici. Anche perché la dimostrazione ha riguardato soltanto un Hammer dotato di ruote da asfalto.
Non è affatto sicuro, qundi, che questa potenziale innovazione – ancora in fase di sviluppo – possa raggiungere mai la produzione effettiva. le numerose parti mobili potrebbero facilmente intasarsi e la manutenzione sarebbe senza dubbio una sfida di non poco conto. E’ un progetto molto complesso e potenzialmente estremamente costoso. Potrebbe però apportare notevoli miglioramenti per quanto riguarda la mobilità dei veicoli in strade ostiche, pensiamo soprattutto a missioni di ricerca e salvataggio. Magari, perché no, questa idea potrebbe ispirarne un’altra ancora più funzionale e innovativa. Non sarebbe di certo la prima volta nella storia che accade una cosa del genere.