Giorgia Meloni è pronta a rivoluzionare il mondo dell’automotive con misure che probabilmente divideranno il Paese.
Il mondo dell’auto in Italia potrebbe cambiare per sempre fare un passo indietro di quasi un secolo. Sono queste le prime notizie indiscrezioni che trapelano dal Governo su un comparto che da anni versa in una situazione critica. La produzione di vetture è in costante diminuzione per svariati motivi.
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Per prima cosa la domanda interna è sempre più bassa e poi c’è il problema legato alla manodopera che in Italia è decisamente più costosa rispetto ad altri Paesi in via di sviluppo. Tutto questo sta portando ad una sorta di “migrazione del lavoro“. Spesso vediamo che la produzione viene delocalizzato per aumentare il profitto.
Giorgia Meloni: decisione a sorpresa sull’automotive
Dalle colonne del Corriere della Sera però emerge una novità che potrebbe stravolgere per sempre il mondo delle vetture. L’idea della Meloni, infatti, sarebbe quella convertire parte dell’attuale industria automotive in industria per la componentistica bellica. Un qualcosa che in Italia conosciamo bene e abbiamo già vissuto (in maniera decisamente più massiccia) negli anni ’30, quando le auto non si vendevano più per ovvie ragioni e aziende come Ferrari e FIAT cominciarono a produrre componentistica bellica.
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La soluzione potrebbe portare a tamponare l’emorragia di lavoro che da tempo permane nel nostro Paese. L’idea è quella di operare questo cambiamento nei prossimi 10 anni. Sempre il Corriere riporta le parole della Meloni in tal senso: “La Germania sta riconvertendo in armamenti e si prepara a spendere 200 miliardi, l’Italia deve adeguarsi per non perdere la filiera”.
Fonti autorevoli addirittura parlano di un possibile coinvolgimento della Ferrari nel campo delle aziende militari. Insomma un vero e proprio cambiamento culturale per un Paese come il nostro che non è abituato a pensare alla Difesa da ormai 80 anni. L’Italia, infatti, è da sempre una nazione culturalmente pacifista, che ripudia la guerra e che dopo il Secondo conflitto Mondiale ha affidato all’America il compito di difenderla in un certo senso.