Gina Lollobrigida è stata una delle più grandi attrici di sempre in Italia, ma c’è un mistero che è rimasto irrisolto in questi anni.
Tra le più grandi figure che hanno sicuramente contraddistinto il cinema italiano in questi ultimi anni non si può non citare Gina Lollobrigida. Le sue interpretazioni accanto a leggendari attori e registi come Vittorio De Sica o Mario Monicelli le hanno dato l’opportunità di diventare sempre più amata dal pubblico italiano.
Gina Lollobrigida è riuscita a far parlare di sé anche nel 1999, quando si candidò al Parlamento europeo con la lista dei “I Democratici”. L’attrice ha preso parte a una serie di film le hanno permesso di entrare nella leggenda, con uno di quelli maggiormente noti che venne realizzato nel 1950: Cuori senza frontiere.
Si è trattata a tutti gli effetti di una delle più importanti figure del secondo dopoguerra italiano, con il suo numero di film tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50 che è davvero molto consistente. Questo le ha permesso così di firmare nel corso della propria carriera importanti contratti.
Se tutti la conoscono come una delle più importanti e leggendarie attrici di sempre, sono di meno coloro che la ricordavano come grande appassionata di automobili. Gina Lollobrigida infatti è stata una delle donne che ha saputo anticipare i tempi, potendo così avere nel proprio garage delle vetture estremamente prestazionali, con la velocità che l’ha sempre appassionato.
Per questo motivo negli anni ’60 decise di acquistare anche una favolosa Rolls Royce Silver Cloud, una delle più belle automobili dell’epoca. Questa vettura però ha avuto una stranissima storia e che ancora oggi è completamente avvolta nel mistero.
La Rolls Royce Silver Cloud di Gina Lollobrigida: che fine ha fatto?
A parlare di quell’automobile ci ha pensato uno degli storici meccanici di Gina Lollobrigida: Mario Bardelli. Quest’ultimo era uno dei fratelli che gestiva l’officina di Roma nella quale l’attrice decideva di far dare una controllata alla propria automobile.
La prima volta che i due si incontrarono fu nel 1969, anno in cui l’attrice venne coinvolta in un grave incidente quando si trovava accanto a Gianfranco Zeffirelli e a Gian Luigi Rondi. Il giorno era il 7 febbraio e i tre si stavano dirigendo in direzione Firenze, in quanto il regista voleva andare ad assistere la partita tra Fiorentina e Cagliari, scontro Scudetto di quella stagione.
Una volta imboccato l’autostrada del Sole però, all’altezza di Orvieto, la Rolls Royce precipitò in un burrone, con i tre che rimasero fortemente scossi. Bardelli racconta come la vettura fosse profondamente colpita nella parte frontale e in quella laterale destra, con il parabrezza anteriore che era completamente distrutto dalla parte del passeggero.
Fu davvero molto lunga l’opera di ripristino dell’automobile, con la targa di allora che era “Roma 626062“. Di quell’automobile però non si è avuta più traccia dopo l’incidente avvenuto alla fine degli anni ’60, con l’attrice che decise di regalare in segno di riconoscenza ai fratelli Bardelli un accendino d’oro di Dupont. Un regalo che ancora oggi è conservato, ma che non ha dato modo comunque di poter ritrovare con l’iconica Rolls Royce Silver Cloud del 1969.