Michael Schumacher aveva un patrimonio da record, e le supercar non potevano mancare nel suo garage. Questa è davvero unica.
Se parliamo di F1, ci vengono subito in mente i personaggi che ne hanno fatto la storia, e tra di loro non può di certo mancare Michael Schumacher. Il Kaiser di Kerpen ha vinto 7 titoli mondiali e 91 gare, con ben 68 pole position all’attivo. Nei suoi primati, è stato superato da Lewis Hamilton, tranne che nei titoli, dove i due sono appaiati a quota sette in questo momento.
Michael Schumacher ha però avuto il merito di andare a risollevare la Ferrari dopo un periodo da incubo, vincendo ben cinque titoli mondiali di fila con il Cavallino. A questo punto, è bene andare nel profondo del nostro racconto odierno, parlandovi di una supercar da sogno che è appartenuta a questa leggenda delle quattro ruote. Il modello è pazzesco.
Essendo un ex pilota di F1, Michael Schumacher è uno che di supercar se ne intende, e nel suo garage ne ha custodite un numero impressionante nel corso della propria carriera. Quest’oggi, vi parleremo di un vero e proprio capolavoro di colore giallo, ma non è una Ferrari, bensì, un modello forse ancor più esclusivo, anche se solo dirlo può essere un sacrilegio per i fan del Cavallino.
Nell’aprile del 1994, il Kaiser di Kerpen ritirò presso Campogalliano, in provincia di Modena, una meravigliosa Bugatti EB100, di cui risultò subito stregato. Si trattava dell’anno in cui vinse il suo primo titolo mondiale con la Benetton, a seguito di una feroce battaglia contro la Williams-Renault di Damon Hill, risolta solo con il controverso contatto finale di Adelaide, al GP d’Australia.
Michael Schumacher la ritirò dopo aver vinto le prime due gare, in Brasile e ad Aida, in Giappone, al GP del Pacifico, quando Ayrton Senna era ancora in vita. Il tedesco andò di persona presso lo stabilimento di Campogalliano a ritirare il suo gioiello, venendo accolto da tutti coloro che lavoravano presso il sito di produzione, venendo accolto da una vera e propria ovazione.
In particolare, la versione scelta dal tedesco era la EB100 SS, svelata al Salone di Ginevra del 1992. La differenza dalla versione base è la presenza dell’alettone posteriore fisso, ma anche per i cerchi in lega a sette razze. Inoltra, dietro ai finestrini laterali troviamo anche cinque piccole prese d’aria, più altri piccoli dettagli che la rendevano un’auto ancor più sportiva ed aggressiva nel design, oltre che, ovviamente, anche più performante.
Anche il motore era più potente, toccando i 610 cavalli grazie ai suoi 12 cilindri. La cilindrata era di 3,5 cc, con ben quattro turbine a spingere. Si tratta di un’auto di ben 31 anni fa, ma nonostante questo, aveva delle performance da far impaurire anche le più moderne. In soli 3,3 secondi si coprivano gli 0-100 km/h, con una velocità massima di 351 km/h. Il video postato in alto, caricato sul canale YouTube dello stabilimento emiliano, è davvero impressionante. Oggi, il modello vale più di due milioni di euro.