Divieto di fumare in auto? Viene quasi da ridere. Di per sè quell’abitudine è negativa per mille ragioni abbastanza ovvie. Ma l’idea di creare una legge apposita fa a pugni con la realtà. Vediamo nei dettagli di che si tratta. Un gruppo di senatori di Forza Italia, primo firmatario Antonio Razzi, ha presentato un disegno di legge (il numero 1902) che propone di modificare il codice della strada inserendo un nuovo articolo, il 173 bis, che reciterebbe: “E’ vietato al conducente fumare durante la marcia. Chiunque viola la disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa di cui all’articolo 173, comma 3“.
E’ scritto anche male. Il comma 3 dell’articolo 173 prescrive una multa da 80 a 323 euro per chi non indossa le lenti pur essendone tenuto a farlo. Quindi non c’entra niente.
Ciò che interessa l’argomento in oggetto è invece il comma 3 bis: multa da 160 a 646 euro e sospensione della patente fino a tre mesi per i recidivi, se si usa il telefonino mentre si guida, senza dispositivi vivavoce.
Nel testo del disegno di legge, scritto da cani, non è specificato da nessuna parte ciò che invece i firmatari dicono di volere: equiparare il divieto di fumare a quello di telefonare senza vivavoce. I senatori lo spiegano nella relazione che accompagna tale disegno di legge (presentato il 30 aprile 2015, ma assegnato alla commissione lavori pubblici e comunicazioni solo l’8 luglio).
Le argomentazioni usate sarebbero anche condivisibili: distrazione, aria irrespirabile, tutela dei passeggeri soprattutto se bambini, pericolo per gli altri quando si getta il mozzicone dal finestrino. Tutto giusto.
Ma come intenderebbero tali senatori far rispettare un eventuale provvedimento del genere? Hanno mai fatto caso al numero delle pattuglie in circolazione, quando non sono impegnate a fare da scorta ai suddetti parlamentari, ministri e relative famiglie? I budget per le forze dell’ordine vengono sempre più ridotti. Si fa fatica a fermare chi guida da criminale; chi passa col rosso è totalmente impunito se all’incrocio non ci sono telecamere. E anche gli organici delle polizie locali sono impegnati a fare tutt’altro. L’unica attività in aumento è l’installazione di autovelox fissi, perché altamente redditizia per i comuni.
Sarebbe l’ennesimo caso di leggi buone solo in teoria, ma private dei mezzi per essere rispettate. Quindi un’illusione. Una mossa buona solo per guadagnarsi qualche titolo sui giornali. Effimera. Come i politici che l’hanno ideata.