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Il presidente Bosch critica auto elettriche: “Non pronte per il mercato”

Dopo Toyota e Volvo, anche Bosch prende posizione contro le auto elettriche. Il presidente del consiglio di sorveglianza del colosso tedesco, Franz Fehrenbach, ha infatti espresso le sue perplessità nei confronti della della fiducia nell’elettrico come soluzione agli obiettivi di eco-mobilità.

Secondo Fehrenbach le auto a basse emissioni sarebbero “valutate zero CO2 perché non si evidenzia bilancio energetico“. Bosch resta impegnata nella ricerca per la neutralità tecnologica con i veicoli Bev e Phev, ma al quotidiano Stuttgarter-Nachrichten, il presidente ha spiegato che sarebbe “sbagliato mettere al bando i motori benzina e diesel“, perché l’elettrico non è ancora “pronto per il mercato”.

I precedenti di Toyota e Volvo

Il numero uno di Toyota, Akio Toyoda, e Hakan Samuelsson, Ceo di Volvo Cars, si erano già detti restii a considerare il passaggio alle auto elettriche l’unico passo per raggiungere l’obiettivo di carbon neutrality nei mesi scorsi. Adesso anche il rappresentate Bosch sottolinea che “nemmeno le auto elettriche, se ricaricate con il mix energetico tedesco ed europeo, sono climaticamente neutre“, le emissioni di Co2, infatti, non sarebbero evidenziate correttamente dal legislatore perché non considerano la “generazione della corrente di carica“.

Franz Fehrenbach: “Pochi punti di ricarica”

A questo, il numero uno del colosso tedesco dell’innovazione e dei servizi ha aggiunto che la mancanza di “punti di ricarica, che è ancora carente la capacità di produrre una sufficiente quantità di elettricità” e soprattutto “le celle delle batterie, per la cui produzione è richiesta una grande quantità di elettricità, provengono principalmente dall’Asia dove una quota molto elevata dell’elettricità è ancora prodotta da centrali a carbone“, sarebbero due dei nodi fondamentali spesso ignorati nel discorso sulle auto elettriche.

I motori a combustione possono essere climaticamente neutri

Al contrario i politici siano concordi soprattutto a livello comunitario nel voler eliminare i motori a combustione, che invece possono ancora essere utilizzati in modo climaticamente neutro”: Fehrenbach, infatti, ha anche espresso la volontà aprire un dialogo sull’utilizzo su larga scala dell’idrogeno.

Se questo tipo di scelta dovesse essere promossa, si potrebbero immagazzinare le energie rinnovabili per utilizzarle nelle industrie ad alta intensità energivora, per i veicoli a celle a combustibile e per la produzione di carburanti sintetici, cosicché anche per le automobili con motori a combustione si possa promuovere una transizione alla neutralità dal punto di vista climatico.

Su Tesla, Fehrenbach: un modello che chiuderebbe le fabbriche tradizionali

Il presidente del consiglio di sorveglianza di Bosch ha anche parlato, nella sua intervista a Stuttgarter-Nachrichten, del progetto di Tesla. Questo modello avrebbe infatti un importante impatto sull’economia sociale di mercato: “Non possiamo procedere come Tesla. Perché ciò significherebbe chiudere tutte le fabbriche tradizionali e ricominciare da capo, indipendentemente dai lavoratori che sarebbero interessati da questo cambiamento“, ha spiegato Fehrenbach.

Elena Pavin

Mi chiamo Elena Pavin, classe 1994, ho conseguito il diploma artistico solo prima di scoprire di non voler fare l’architetto né la designer. Così ho cambiato radicalmente i miei piani: all’Università di Milano-Bicocca ho studiato giapponese e mi sono laureata in Comunicazione interculturale, ho terminato i miei studi diplomandomi alla Scuola di Giornalismo. Amante dell’arte, incuriosita dalle tendenze, fanatica dell’enogastronomia (tanto da decidere di diventare sommelier). Nel 2020 ho iniziato a collaborare con Alanews e Deva Connection

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Elena Pavin