L’ex team principal della Ferrari è stato avvistato nel paddock del circuito di Silverstone: ritorno in vista per l’ingegnere italiano?
La Formula 1, dopo Spielberg, fa tappa a Silverstone; l’appuntamento in terra inglese è uno dei più importanti dell’anno perché si corre in un circuito storico e perché il Regno Unito è sede di molte scuderie del mondiale, come ad esempio Red Bull e Silverstone, rendendolo una sorta di Gran Premio di casa per molte squadre.
Anche quest’anno la gara che ospita il Gran Premio del Regno Unito è uno degli appuntamenti più attesi con VIP e personaggi famosi che affolleranno il paddock e le tribune per godersi lo spettacolo offerto dalle auto in pista. Tra i volti noti della Formula 1, però, ce n’è anche uno che, magari in un futuro non troppo lontano, potrebbe tornare ad essere protagonista dopo averlo fatto con i colori della Ferrari.
Binotto avvistato a Silverstone
Dopo nove gare d’assenza dal paddock di Formula 1, infatti, è tornato a fare visita al mondiale Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari fino alla passata stagione e vicecampione del mondo con la Rossa nelle stagioni 2019 e 2022.
L’ex ingegnere della Rossa, che era subentrato nel ruolo di team principal a Maurizio Arrivabene nel 2019, che aveva chiuso la passata stagione con il secondo posto di Leclerc e della Ferrari ad Abu Dhabi prima di dare le dimissioni nel mese di dicembre un anno in anticipo rispetto a quella che sarebbe stata la scadenza naturale del contratto che lo legava alla Scuderia di Maranello, è stato visto a Silverstone mentre parlava con Luca Colajanni, in passato responsabile della comunicazione della Ferrari ora impegnato invece con Pirelli. Un tour del paddock per ritrovare vecchi amici, che si è intrattenuto anche con l’ex FIA ed ex Alpine Marcin Budkowski.
Una visita di piacere, certo, per godersi lo show della Formula 1 in uno dei circuiti più belli al mondo e dal fascino irresistibile, ma forse anche qualcosa di più: dopo l’addio alla Ferrari, infatti, Binotto rimane uno dei tecnici più appetibili a livello di mercato non solo per la sua esperienza maturata in Ferrari ma anche per le capacità gestionali mostrate in tanti anni di carriera all’intero di un mondo altamente competitivo come quella della Formula 1. Il gardening – ossia il periodo di riposo forzato imposto a un tecnico che lascia una scuderia, utile per non far svelare segreti di sviluppo di quel team – sta per scadere e Binotto – che nelle ultime settimane era stato affiancato ad Audi, Alpine e McLaren, con la prima di queste ipotesi che è stata smentita da Binotto stesso – potrebbe essere pronto a tornare in pista magari per rilanciare un progetto importante o consolidare una scuderia in crescita.
U a presenza, quella di Binotto, che non è passata di certo inosservata neanche in Ferrari dove, tra l’altro, c’è ancora uno dei suoi uomini come Laurent Mekies. Il direttore sportivo e responsabile delle operazioni in pista della Ferrari è però a una delle sue ultime gare con la Rossa visto che anche lui, proprio come Binotto, è in procinto di osservare il proprio periodo di stop prima di tornare in AlphaTauri dove inizierà una nuova avventura con la scuderia di Faenza. Al suo posto in Ferrari, invece, tornerà ad essere operativo in circuito Diego Ioverno che rileverà il posto del francese sperando di riportare la Ferrari rapidamente nelle posizioni di vertici per poter lottare ad armi pari con la Red Bull sperando nella prossima stagione e annullando il gap, apparso fin troppo evidente rispetto alla scuderia di Milton Keynes, che non ha permesso per ora a Leclerc e Sainz di impensierire Max Verstappen per il titolo mondiale.