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Formula 1, penalità per il pilota: la spiegazione dei commissari

La Formula 1 ha vissuto un fine settimana intenso a Singapore, ma non sono mancate le polemiche. Ecco cosa è accaduto a fine gara.

Il Gran Premio di Singapore ci ha riconciliato con la vera Formula 1, quella capace di farci divertire ed emozionare, con la Ferrari di Carlos Sainz che si è imposta dopo una gara molto tirata. Lo spagnolo ha tenuto dietro sino alla fine la McLaren di Lando Norris e la Mercedes di Lewis Hamilton, mentre George Russell è andato a sbattere all’ultimo giro, gettando via un podio che era ormai alla sua portata.

Formula 1 la partenza di Singapore (ANSA) – Allaguida.it

La Red Bull è andata in crisi, e si è così interrotta a quota 15 la striscia di vittorie consecutive, la più lunga della storia della Formula 1. Detto questo, il team di Milton Keynes ha scatenato comunque delle dure polemiche, a seguito dell’atteggiamento protettivo verso di esso da parte della direzione gara. Ecco cosa è successo.

Formula 1, ecco le parole dei commissari

Il Gran Premio di Singapore ha fatto divertire i fan della Formula 1, ma c’è da dire che non sono mancati i motivi di discussione. Ancora una volta, infatti, la Red Bull è stata graziata dai commissari, a cominciare da ciò che è accaduto con Max Verstappen. Il campione del mondo ha causato ben tre impeding nel corso delle qualifiche, ed in genere, ciò equivale ad accumulare ben 9 posizioni di penalità sulla griglia di partenza.

Sergio Perez in azione a Singapore (ANSA) – Allaguida.it

A questo punto, l’olandese sarebbe dovuto partire ultimo, ma è stato incredibilmente graziato con delle reprimende, ed appena 5.000 euro di multa per la sua squadra. Ovviamente, i fan della Formula 1 si sono scagliati contro questa decisione, perché qualsiasi altro pilota sarebbe stato severamente punito, come è accaduto alla Ferrari di Charles Leclerc a Monte-Carlo, ma non ne siamo troppo sorpresi.

Ormai si è capito come in F1 ci siano dei protetti intoccabili in base alle ere di dominio che si vivono, visto che cose di questo tipo si verificavano anche a favore di Lewis Hamilton quando dominava la scena con la Mercedes. Dopo le polemiche del sabato, non è passato inosservato ciò che è accaduto domenica, e stavolta è stato Sergio Perez a passarla liscia. Anche il messicano, come avrete capito, avrebbe dovuto incappare in una penalità pesante, ma non è stato così.

Alla partenza, Checo è stato coinvolto in un contatto con l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, con il giapponese che si è dovuto ritirare, e già in quel caso l’entrate di Perez è stata molto aggressiva, ma non è stato penalizzato. In seguito, Sergio è stato troppo aggressivo con Albon ed ha causato un nuovo contatto, che è praticamente rimasto impunito.

Al messicano sono stati dati 5 secondi di penalità ed un penalty point sulla patente, ma il risultato finale della sua gara, ovvero l’ottavo posto, è rimasto invariato. Secondo i commissari, la motivazione della lieve penalità è la seguente: “La vettura #40 procedeva molto più lenta, facendo credere alla #11 di poter tentare il sorpasso. Ecco perché abbiamo deciso di assegnare solo 5 secondi di penalità ed un punto sulla patente“.

Giovanni Messi

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Giovanni Messi