Charles Leclerc vince a Monza, regalando ai tifosi della Ferrari un risultato insperato alla vigilia del GP d’Italia.
Ciò che rende straordinaria una vittoria è un mix di ingredienti capaci di farne un’eterna ricchezza sportiva. Non è un caso che, nonostante le poche vittorie conquistate, Gilles Villeneuve è ancora oggi ricordato quasi all’unanimità come uno dei piloti più veloci e apprezzati di sempre, e tantomeno che – malgrado la mancanza di titoli mondiali ottenuti – i successi di Fernando Alonso e Sebastian Vettel in Ferrari riecheggiano ancora oggi.
Così come le vittorie di Niki Lauda, le pole position di Ayrton Senna e i risultati di Lewis Hamilton e Max Verstappen. Non è tanto cosa uno sportivo riesce a fare, ma come agguanta le sue conquiste a rendere queste veramente speciali.
Ed è così anche per Charles Leclerc, che ha vinto la sua seconda gara in carriera a Monza compiendo una vera e propria magia. Prima di porci mille domande sul perché questo successo è così speciale, scopriamo il motivo che rende il GP d’Italia 2024 probabilmente la migliore vittoria dell’asso monegasco in rosso.
Formula 1, Leclerc vince a Monza: ecco cosa ha funzionato
La prima vittoria a Monza è sempre speciale, ma se possibile Charles Leclerc è riuscito a rendere ancora più magica la seconda conquista in terra italiana. Nonostante una qualifica sottotono, il monegasco aveva concluso al quarto posto dietro alle McLaren e alla Mercedes di Russell, lo spunto al via del ferrarista è ottimale. Il monegasco passa subito in partenza l’inglese della Mercedes, e poi – a causa di qualche battibecco di troppo alla Roggia fra Piastri e Norris – ha fatto sua la seconda posizione in gara. Immediatamente, però, appare evidente che la scuderia britannica ha qualcosa in più rispetto alla Ferrari.
Specialmente con il leader della corsa Piastri, che tra una sosta e l’altra raggiunge un margine di oltre cinque secondi su Leclerc. A questo punto, con le due McLaren davanti a tutti – Leclerc è stato passato anche da Norris nel corso delle soste ai box -, è evidente che il team inglese ha la gara di Monza fra le mani. Tuttavia, nel momento esatto in cui Piastri e Norris effettuano il secondo pit stop, la Ferrari decide di dare una svolta inaspettata al Gran Premio: né Leclerc e né Sainz rientrano ai box. Una decisione drastica, che sul momento ha lasciato ben più di qualche perplessità pendere fra le labbra di tifosi e addetti ai lavori.
La strategia aggressiva a unica sosta del cavallino rampante, però, funziona. Leclerc dimostra una gestione gomme superba, e Piastri non riesce ad avvicinarsi abbastanza per tentare un attacco nei confronti del talento monegasco; che, nonostante gli pneumatici duri della sua Ferrari abbiano già più di 30 giri alle spalle, continua a girare con una costanza e una velocità veramente straordinarie. La vittoria è sua, e questa volta sì, anche la Ferrari ai box è stata decisiva: il pubblico brianzolo può scoppiare di gioia per la seconda vittoria a Monza di Leclerc, se possibile migliore della prima.
Perché Il GP d’Italia 2024 è la migliore vittoria di Leclerc in carriera
Lungi da noi giudicare una vittoria migliore rispetto a un’altra, anche perché per stessa definizione ogni successo è speciale a modo suo. Tuttavia, per più e più motivazioni, il GP d’Italia di quest’anno ha certamente mostrato un pilota davvero speciale e nettamente diverso rispetto al ‘primo’ Charles Leclerc, quello del successo a Monza di ormai cinque anni fa per intenderci. Più solido, se vogliamo definirlo così. Un pilota da sempre brillante, da sempre veloce ma che specialmente tra il finale della scorsa stagione – pensiamo a Las Vegas – e questa prima parte e poco più di 2024 ha dimostrato una qualità di guida e una costanza in gara che forse non aveva mai mostrato.
Basti pensare allo stint su gomme dure che è risultato essere decisivo per la vittoria davanti alle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Un capolavoro statistico, numerico, e di cui raramente abbiamo potuto godere in Formula 1. Segno di una crescita a dir poco esponenziale del fuoriclasse monegasco, chiamato insieme alla Ferrari a riportare il mondiale piloti a Maranello dopo ormai oltre 15 anni dall’ultima volta.
Se a questo aggiungiamo l’aggressivo primo giro, in cui ha scavalcato prima Russell e poi Norris, agguantando rapidamente la seconda posizione della gara, il quadro non solo si fa più chiaro ma anche più luminoso e colorato. Sperando che, in vista del futuro, possa nascere finalmente un binomio davvero vincente e indimenticabile, non soltanto dal punto di vista delle emozioni ma anche da quello dei risultati sportivi. Vedendo le strategie effettuate dalla Ferrari in Olanda e in Italia, e il talento di Leclerc, le buone premesse ci sono tutte.