Nessuno avrebbe mai immaginato che Sergio Perez prendesse questa decisione. La sua scelta ha portato ad una nuova assunzione
I suoi ultimi risultati non sono affatto entusiasmanti, visto anche l’ultimo Gp andato in scena sul circuito giapponese di Suzuka. In quest’ultima occasione, infatti, il messicano è riuscito solamente ad arrivare quinto alla fine della gara, un risultato poco degno della scuderia in cui milita, la Red Bull, che proprio nell’ultima tappa è riuscita a conquistare il titolo costruttori del 2023.
Mentre Max Verstappen vola verso il suo terzo titolo consecutivo, pur avendo sopportato un momento di flessione durante il Gp di Singapore, Sergio Perez sembra proprio faticare con la livrea RB19, anche se resta secondo nella classifica generale piloti. Dietro di lui, però, occhio ai passi da gigante che sta effettuando Hamilton, visto che il campione si trova ad appena 33 punti dal messicano.
Eppure, l’inizio di stagione è sembrato promettente e, forse, i problemi sono di altra natura, magari legati allo stato mentale del pilota. Proprio per questo motivo, il campione nel 2007 della British Formula Three della National Class, unico titolo conquistato nella sua carriera, ha deciso di affrontare una scelta che servirà forse a migliorare le sue prestazioni future.
Gli alti e bassi vissuti quest’anno dal pilota, ricordiamo i suoi primi due posti conquistati nel Gp dell’Azerbaigian e quello in Arabia Saudita, hanno portato Sergio Perez a rischiare di perdere la seconda posizione nella classifica generale dei piloti, proprio come avvenne anche lo scorso anno. Questa situazione però per Sergio deve finire, e il pilota la affronterà assumendo un mental coach che gli permetta di sfruttare tutte le sue potenzialità.
La Red Bull ha puntato su di lui perché, nel bene o nel male, parliamo di un pilota affidabile e in grado di ottenere ottimi risultati in pista, visto che dal 27 marzo 2011 (l’esordio in F1) è riuscito a conquistare ben 34 podi, 3 pole position e 11 giri veloci. L’ottimo avvio stagionale di quest’anno è stato stravolto quando a Miami partì sul podio, ma poi fu il compagno di squadra Max Verstappen ad arrivare primo in gara.
Le monoposto Red Bull sono le più veloci, al momento, su quasi tutti i circuiti, ma sembra che Checo abbia avuto un’involuzione preoccupante da Miami, non riuscendo più a sfruttare le sue potenzialità.
A parlare della situazione è stato proprio lui in prima persona durante un’intervista rilasciata al quotidiano olandese De Limburger: “A inizio campionato la monoposto mi si adattava alla perfezione, ma con il tempo si è evoluta”. Inoltre, ha voluto rivelare la sua difficoltà riscontrata all’interno della scuderia, oltre al fatto che i suoi problemi in pista si sono poi riversati nella sua vita famigliare. Anche per quest’ultimo motivo il ruolo del mental coach appena assunto può essere determinante per i risultati che verranno, così da scindere i due mondi.