Probabile colpo di scena in Formula 1. Sta per esplodere una bomba. L’accordo di Audi è in chiusura.
Dopo l’uscita di scena dell’Alfa Romeo quest’anno la Sauber è tornata ad essere Sauber, ma sarà per poco. Ancora una stagione e nel 2026 si chiamerà Audi. Per quel momento che sancirà l’ingresso di un prestigioso marchio tanto atteso da una Formula 1 ormai priva di grossi nomi dell’automotive non fosse per Ferrari, Mercedes, McLaren e in maniera minore Aston Martin, i vertici hanno deciso di rinnovare tutta la squadra a partire dalla dirigenza con la nomina di Mattia Binotto, ex boss della Rossa al timone.
Allo stesso modo, in avvicinamento alla data X è stata cambiata l’intera formazione dei piloti con Valtteri Bottas e Guanyu Zhou salutati in blocco per lasciare spazio nel 2025 al campione 2023 di F3 Gabriel Bortoleto e al navigato Nico Hulkenberg oggi in forza alla Haas. Eppure, malgrado tutto sembri orientato nel senso di un’entrata trionfale e con alti obiettivi, starebbe per esplodere una bomba che potrebbe rivoluzionare tutto e che riguarda la possibile vendita della scuderia prima ancora di esserne parte.
Se dovesse esserci qualcosa di vero in questa indiscrezione sarebbe qualcosa di davvero eclatante, ma non negativa come si potrebbe pensare. Come noto gestire un team nella massima serie delle competizioni a quattro ruote comporta una spesa elevata, non facile da amministrare per qualsiasi costruttore, se poi si pensa che la Casa dei Quattro Anelli non sta vivendo una fase florida il compito suona ancora più arduo.
Ecco dunque che, per farsi aiutare in questo impegno importante che l’azienda tedesca si sarebbe fatta avvicinare dalla Qatar Investment Authority, più che felice di dirottare soldi ed interessi verso una piattaforma conosciuta a livello globale e come tale uno sponsor più valido di qualsiasi campagna marketing. Che si stia trattando di sport washing o vero interesse verso il Circus sta di fatto che Auto Motor und Sport ha riportato la voce dell’aggancio del Paese arabo a quello europeo in qualità di azionista di minoranza.
In poche parole Audi continuerebbe ad avere l’ultima parola, ma con le spalle maggiormente coperte sul fronte finanziario. Va detto che il fondo sovrano già possiede quote di Volkswagen e Porsche, quindi non sarebbe una novità assoluta.