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Cos’è Ford Mustang Shelby GT350? Oltre a riportare lo storico nome Shelby sull’ultima generazione della pony car statunitense, per la prima volta commercializzata anche in Europa, la GT350 si propone come la più prestazionale ed estrema Mustang. Vuole replicare il concetto di sportiva adatta alla guida su strada come nell’impiego in pista e per farlo cambia radicalmente il motore, adottando un V8 da 5.2 litri, forte di 500 cavalli e 542 Nm di coppia massima. Tra gli interventi principali, l’adozione di un albero a gomiti con perni di fissaggio delle bielle e manovelle collocati a 180° anziché a 90°, quello che viene ribattezzato come flat-plane crankshaft.
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Non è l’unico intervento che trasforma una Ford Mustang in Shelby GT350, poiché un’ottimizzazione completa ha riguardato anche il raffreddamento, con tanto di Track Pack e radiatori supplementari per l’olio motore e la trasmissione. Diversa anche l’estetica, e non certo per gli accorgimenti cromatici con bande blu longitudinali. Il cofano motore è più basso, realizzato in alluminio, e con un angolo sul bordo frontale differente. L’aerodinamica beneficia di uno splitter anteriore, minigonne a lama e un nolder appena accennato, su un posteriore contrassegnato dai quattro terminali di scarico.
La potenza viene gestita attraverso un cambio manuale sei marce e un differenziale a slittamento limitato Torsen, con l’elettronica a sorvegliare sul complesso, proponendo inoltre cinque modalità di funzionamento, ciascuna a intervenire sulla risposta dell’acceleratore, dello sterzo, l’abs, il controllo di trazione, il controllo di stabilità e la rigidezza degli ammortizzatori MagneRide, elementi a controllo continuo ed elettronico, grazie all’induzione di una carica elettrica nel liquido contenuto dentro i tubi.
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Tra gli optional, anche la possibilità di una barra duomi in fibra di carbonio. La rigidità torsionale è superiore del 25% rispetto alla precedente generazione, mentre l’assetto ha visto un abbassamento dell’altezza da terra e la taratura differente delle molle.
Non potevano mancare interventi all’impianto frenante, con i dischi autoventilanti e forati in acciaio che sporgono dietro ai cerchi da 19 pollici. Le pinze sono fornite dalla Brembo, a sei pistoncini davanti, quattro dietro, chiamate a mordere dischi da 394 e 380 mm di diametro.
Gli interni accolgono sedili sportivi Recaro, mentre l’impianto generale della Mustang resta invariato, con i due grandi elementi circolari dietro al volante, separati dal display multifunzione. Al centro, l’infotainment svetta sulla plancia, con un layout forse poco consono a una supersportiva.