La notizia circolava da tempo ma adesso è ufficiale: Ford ha chiuso ufficialmente una lunga era, per gli appassionati è una mazzata
Tutte le belle storie hanno un inizio ma anche una fine. Per molti appassionati sarà un duro colpo quando Fiat cesserà la produzione della Panda, anche se i tempi non saranno strettissimi. Invece un’altra icona del motorismo mondiale negli ultimi 50 anni è arrivata al suo passo d’addio perché Ford non ha cambiato idea.
Venerdì 7 luglio nella storica fabbrica di Colonia è terminato l’assemblaggio dell’ultima Ford Fiesta e questo significa chiudere un capitolo lungo ben 47 anni. Perché la city car del brand americano con il tempo era diventata un’icona per tutti, quelli che l’hanno guidate e quelli che invece l’hanno solo ammirata in giro per le strade.
Una dominatrice vera nel segmento B, almeno fino a qualche anno fa quando ha sempre saputo reggere il passo della concorrenza con generazioni diverse e restyling capaci di rinfrescarla. Oggi però il mondo dei motori ha cambiato marcia e i vertici del colosso statunitense hanno preferito mettere fine alla sua storia, piuttosto che proporla con nuove motorizzazioni.
La spiegazione è arrivata alla fine del 2022 ed è stata anche molto chiara. La fabbrica di Colonia non sarà dismessa perché rappresenta un centro di produzione nevralgico. Ma Ford aveva bisogno di sfruttare quegli spazi per i nuovi modelli e quindi non c’era più posto per la Fiesta. In particolare qui nascerà il nuovo Ford Explorer, SUV elettrico presentato poche settimane fa.
Agli appassionati rimarranno i ricordi, ma anche la possibilità di rivedere per sempre la Fiesta come se fosse un’opera d’arte. Infatti gli ultimi due esemplari assemblati a Colonia non saranno venduti ai clienti. Uno farà parte della collezione storica ospitata all’interno dello stabilimento tedesco. L’altro invece entrerà nel museo del marchio a Dagenham, in Gran Bretagna.
Ford Fiesta, dal 1976 a oggi sette generazioni capaci di emozionare il pubblico
La storia della Fiesta è legata a doppio filo a quella della produzione industriale negli Stati Uniti ma anche in Germania. Perché quasi la metà degli oltre 20 milioni di modelli assemblati e poi venduti in tutto il mondo è sttaa realizzata negli stabilimenti di Saarlouis e Colonia.
Anzi, per molti anni la city car è stata in assoluto la macchina più venduta in casa Ford. Oggi però i ragionamenti e le esigenze sono diverse. Il 12 giugno scorso è stato inaugurato ufficialmente il centro EV di Colonia e già dalla prossima settimana comincerà la prima produzione in serie per inaugurare la nuova era.
Resta il fatto che Fiesta, in una ideale classifica delle auto più vendute in Europa, Italia compresa. È certamente nelle top ten, anche in una zona alta. Eppure nel 1976, quando era nato il primo modello, nessuno avrebbe potuto scommettere su una storia così longeva.
Un progetto nato dall’idea di un dirigente rimasto leggendario nella storia di Ford, l’italo-americano Lee Iacocca che voleva sfidare Fiat e Volkswagen sul loro campo. Se loro avevano modelli come la 127, oppure la Polo, perché Ford non poteva fare altrettanto?
In effetti la prima generazione di Ford Fiesta, la cui progettazione e realizzazione era durata sei anni, nel 1976 era una sfida diretta alla Polo. Prodotta in Spagna, a Valencia, prima che il marchio sbarcasse anche in Gran Bretagna e Germania, era stata disegnata dall’italiana Ghia. Una vera rivoluzione perché mai una Ford era stata così corta: 357 centimetri e un motore da 66 CV a quattro cilindri benzina da 900 cc a 1600 cc di cilindrata.
Sette anni di vita e nel 1983 arrivò la seconda generazione, con linee simili ma una scossa rinforzata. In più tanto plastica negli interni, come andava ormai di moda. Arrivò anche il primo cambio a cinque marce, seguito nel 1987 debuttò da quello automatico abbinato al motore 1.1.
Inoltre debuttò il motore alimentato a gasolio, novità assoluta per una city car. La concorrenza nel segmento era fortissima, con modelli come Opel Corsa, Peugeot 205 e Fiat Uno, ma il successo fu clamoroso.
Il 1995 ha portato la quarta generazione, dotata di uno stile più moderno e con una novità importante nel pacchetto motori. Su quel modello infatti debuttavano i nuovi propulsori a benzina Zetec-SE, da 1,1 e 1,4 litri.
Altri sette anni e nel 2002 la quinta generazione: di serie con l’ABS e l’airbag per il passeggero, con motori a benzina aspirati da 1,2 fino a 2 litri di cilindrata, affiancati da un 1.4 e un 1.6 turbodiesel. Per la prima volta la Fiesta fu venduta anche in Asia e Australia, con il motore 1.6 a benzinae poi anche in Sud America.
La sesta generazione è del 2007 e ha anche anticipato nelle sue linee altri modelli iconici del Gruppo come Focus e Fusion. Infine l’ultima generazione, quella nata nel 2017 ma moderna ancora oggi. Già dall’inizio ha proposto ben quindici ADAS diversi, i sistemi di assistenza alla guida ora molto di moda.
Addio Fiesta, parte la rivoluzione elettrica: nove inediti modelli Ford sul mercato
Ma per la Fiesta non c’è più spazio e vita, ora comincia il nuovo corso elettrico di Ford in Europa che sarà aperto dalla produzione del SUV elettrico Explorer che sarà prodotto nel nuovo Centro per elettriche di Colonia, inaugurato il 12 giugno.
Nasce dalla piattaforma MEB del gruppo Volkswagen per i veicoli elettrici, ed è un modello di medie dimensioni, con propulsori elettrici a batteria, trazione posteriore e a trazione integrale per tempi di ricarica rapida dal 10% all’80% in soli 25 minuti.
Il SUV riprende il nome da quello americano, ma sarà diverso nelle linee. Una lunghezza di 4,47 metri e un’altezza di 1,63 metri con un disegno molto rigido e squadrato. L’equipaggiamento di serie dell’Explorer comprende sedili anteriori e volante riscaldati ma anche sistema di apertura hands free per portiere e portellone.
Inoltre arriva il sistema di infotainment Sync Move 2 abbinato ad un touchscreen mobile da 15”, che può scorrere sulla plancia in alto o in basso. Propone anche l’assistente vocale e integra la compatibilità wireless con Android Auto e Apple CarPlay. Tyutto il resto lo scopriremo dopo la sua presentazione ufficiale, a partire dai motori.
L’obiettivo di Ford è quello di vendere almeno 600mila veicoli elettrici all’anno in Europa quando la produzione entrerà a regime e comunque dal 2030 da noi arriveranno solo modelli elettrici. Explorer sarà uno dei nove veicoli completamente a batteria che Ford ha in piano di introdurre in Europa entro il 2024, compresa la Puma EV che sarà prodotta nella fabbrica di Craiova, in Romania.