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Follia Suzuki, il motore V8 che a momenti non c’entra a bordo: che idea assurda

La Mighty Boy è una vettura che ha scritto pagine importanti della storia della Suzuki negli anni ’80. Ecco cosa hanno combinato degli appassionati di V8.

Coloro che hanno qualche ruga in più sul viso ricorderanno l’unico pick-up che, ai tempi, aveva la soluzione “tipo cofano”. Nel Paese del Sol Levante il Mighty Boy venne catalogato come veicolo commerciale, anche per avere tasse di possesso più basse. L’escamotage per i lavoratori funzionò e la vettura ebbe un successo di pubblico clamoroso. Ancora oggi in alcune zone dell’Asia e dell’Australia lo troverete in giro.

Una soluzione folle per la Suzuki – allaguida.it

La Suzuki Cervo SS40 con motore posteriore era stata sostituita nel giugno 1982 da una nuova versione a trazione anteriore. Il brand, già ai tempi, puntava ad una differenziazione della gamma. Dopo la coupé fu lanciata la Mighty Boy nel febbraio 1983. La particolarità era il piccolo pianale di non più di 600 mm di lunghezza con una utilità pratica notevole. Per di più la posizione di guida ribassata era piuttosto comoda e, completamente, diversa da qualsiasi pick-up con cabina anteriore.

Nel mercato giapponese li chiamavano i micro camion. L’abitacolo era piuttosto spazioso con sedili scorrevoli e reclinabili. La Mighty Boy aveva anche un’area bagagli ampia dietro i sedili. Sotto il cofano c’era un motore SOHC a 3 cilindri montato trasversalmente da 543 cc. Tuttavia, a differenza della sorella minore Cervo, la Mighty Boy non era dotata di alcun turbo. Le ruote anteriori ruotavano attraverso un affidabile cambio manuale a 4 velocità o un cambio automatico opzionale a 2 velocità.

Il motore F5A a carburatore singolo sprigionava 28 cavalli (21 kW) JIS a 6.000 giri al minuto di potenza. Non vi sembrerà una potenza sufficiente per fare la differenza in strada o per trasportare pesanti carichi. Questo modello di Suzuki era, comunque, economico e alla portata della fascia media. Alcuni elementi era stati ereditati da altri modelli. Ad esempio l’abitacolo aveva diversi componenti presi, direttamente, dalla Cervo. I tecnici furono bravi a personalizzare il mezzo con soluzioni pratiche, facendolo risultare versatile e agile anche in città.

Una soluzione folle per la Suzuki

Nel 1985 il Mighty Boy ebbe anche una spolverata nello stile con un restyling estetico. Furono promossi nuovi specchietti ed una nuova griglia anteriore. La versione più cara aveva anche il cambio manuale a 5 marce, nuovi sedili, ruote più grandi da 12 pollici e fari rettangolari. Nel gennaio 1988 i vertici della Suzuki lanciarono la nuova Cervo e la produzione della SS40C fu interrotta, facendo chiudere i battenti anche alla Mighty Boy.

C’è ancora chi conserva con grande passione un vecchio modello di Mighty Boy nel garage. Fin qui tutto normale per un’auto molto pratica, ma perché dotarla di un potentissimo motore V8 per le drag race? Benvenuti nel mondo del web dove fanno sempre notizie le trovate più assurde. Sul canale YouTube Stance Royalty potrete ammirare in azione un esemplare di Suzuki Mighty Boy bianco da brividi.

E’ bianca anche la nuvola di fumo che si lascia alle spalle ad ogni accelerazione. Trasformata in una velocissima hot rod, questa Suzuki ha lasciato tutti senza parole. Passare da un vecchio motore da 30 cavalli ad un modernissimo Dodge V8 sovralimentato da 6,2 litri, meglio noto come motore Hellcat, è stato infernale. Pavoneggiarsi a bordo di un micro pickup giapponese degli anni ’80 con il sound di un V8 è un qualcosa di tragico o magico, a voi l’ardua sentenza. Vi lasciamo alle immagini perché meritano un volume in cuffia piuttosto elevato.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Ho iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Il pensiero che è diventato il mio stile di vita? “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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