Flop auto elettriche, ufficialità storica: fallimento e dietrofront immediato in Europa

Continua il disastro delle auto elettriche, con un fallimento che lascia davvero senza parole e cambia l’Europa.

Nonostante in Europa si stia palando in continuazione del cambiamento che porterà alla produzione di sole auto elettriche a partire dal 2035 sta facendo molto discutere. Purtroppo però la situazione non è per nulla soddisfacente al momento, con le vendite che sono davvero ben lontane dal poter essere considerate positive.

Auto elettrica
Che flop per queste auto elettriche (allaguida.it)

Sono tante le aziende che stanno rivedendo i propri piani nel prossimo futuro, tanto è vero che anche la Volvo, una di quelle che sembrava essere tra le più intenzionate a virare verso l’elettrico, ha deciso di fermare il progetto in vista del 2030. Si valuterà dunque un cambiamento nel prossimo futuro, con il termico che non sembra morto.

Inoltre va sottolineato come di fatto sia solo la Tesla che riesce a tenere testa e rimanere a galla solo con la produzione di elettrico. In Italia abbiamo constato purtroppo il crollo della Energica, ma ora anche un altro grande colosso purtroppo è costretto a dover salutare il mercato, con questa che è una notizia davvero difficile da accettare.

Addio a Northvolt: arriva la bancarotta

Si sa che la Svezia è una delle principali nazioni per quanto riguarda l’attenzione all’elettrico, ecco perché vi era davvero tanto interesse per il lancio della Northvolt, un’azienda che si dedicava alla produzione di batterie per auto elettriche, ma purtroppo la sua situazione economica al momento è un vero e proprio disastro.

Northvolt
Northvolt (Northvolt Press Media – allaguida.it)

Il Financial Times ha infatti dichiarato come ci sia un buco di 5,8 miliardi di Euro, con la gestione che è stata disastrosa. Non è solo questo il problema, ma infatti le spese sono state altissime, oltre a una dipendenza eccesiva dai macchinari cinesi. Per poter effettuare una ristrutturazione è necessario un aumento di capitale di 1 o 1,2 miliardi di Euro, in modo tale da poter accedere al Chapter 11, ovvero il concordato preventivo che avviene negli USA.

In Europa la Northvolt lavora solo in Svezia, a Skelleftea, con il Vecchio Continente che ora trema. Infatti il crollo della Northvolt vede coinvolta anche tutta la Commissione Europea, visto come Johanna Bernsel, una portavoce dell’azienda, ha spiegato come abbiano supportato diversi prestiti dalla BCE. Sono circa 297 i milioni di Euro di esposizione che sono garantite dal Fondo Europeo per gli investimenti strategici, il che dunque mette in crisi anche il futuro delle auto elettriche.

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