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Fisker Ocean, il SUV elettrico diventa una “rescue car”

Perché non trasformare un SUV elettrico in un mezzo di salvataggio? Un progetto già esistente, per stessa ammissione del fondatore Henrik Fisker, con le potenzialità di un allestimento più estremo del suo SUV elettrico Fisker Ocean. E i rendering trapelati dall’account twitter della casa automobilistica danese, infatti, lo mostrano come un veicolo per il salvataggio, in livrea Nazioni Unite, dal piglio decisamente militaresco. Posizione di guida molto alta, grandi pneumatici tassellati e non uno, ma ben due supporti per le ruote di scorta. Alcune luci extra si trovano sopra al portapacchi. Una Fisker Ocean con più muscoli, pensata appositamente per l’off-road, zone impervie e situazioni di emergenza.

Attesa la Fisker Ocean standard

La Fisker Ocean, ad un anno abbondante dal primo teaser su Twitter, era stata svelata al Salone di Los Angeles a gennaio. Il debutto nel corso del 2021 nelle versioni 4×2 e 4×4. La batteria da circa 80 kWh garantirà un’autonomia vicina ai 500 km anche se non sono state ufficializzate le tempistiche di ricarica. Particolare non trascurabile, poi, il fatto che sul tetto siano presenti anche dei pannelli solari. 

La versione più performante del SUV, che punta chiaramente a insidiare la Tesla Model Y, sarà in grado di scattare da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in 2,9 secondi. Secondo quanto annunciato da Henrik Fisker, la Ocean disporrà anche di sistemi di assistenza alla guida evoluti. Quanto ai prezzi, i listini partiranno da 37.499 dollari (pari a 33.478 euro) con la possibilità di prenotare già la vettura versando una caparra rimborsabile di 250 dollari.

La versione militarizzata della Ocean

Con la versione “rescue car” viralizzata, Fisker affrema di poter abbattere i costi del carburante anche in campo militare.Un dettaglio tutto da verificare. Soprattutto andrà capito se l’autonomia dichiarata sarà tale anche su percorsi accidentati e le qualità da off-road non ne diminuiranno le performance.

Riccardo Mantica

Nell’editoria online dal 2001 quando scrivere per il web era una chimera. Pubblicista dal 2005, blogger per caso nel 2010, ha vissuto l’avvento del web 2.0 e dei social network condividendone gioie e dolori. Le passioni coltivate negli anni per sport, motori e tecnologia sfociano oggi anche nel panorama della mobilità sostenibile. Il motto preferito? Guardare sempre avanti senza dimenticare il passato. Stay tuned!

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