Gli appassionati già esultano. Lo storico ritorno della FIAT è previsto per il 2027.
Mentre nelle ultime ore è scoppiata l’ennesima polemica relativa al luogo di produzione, con alcuni esponenti di AVS e il leader di Azione Carlo Calenda a puntare il dito contro la Grande Panda ufficialmente definita made in Italy, ma poi nella realtà prodotta in Serbia, il Gruppo Stellantis ha messo a segno un colpo che ha fatto esultare tutti gli appassionati del marchio FIAT. Si tratta di un ritorno molto atteso, letto da molti come benaugurante per il futuro dopo le tante difficoltà attraversate.
L’annuncio è arrivato direttamente dall’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato, ma questa volta non riguarda il lancio di una nuova vettura, bensì il ritorno in vita e al vecchio splendore di uno storico edificio che ha avuto un peso specifico importante nella storia del costruttore, specialmente quando ai vertici dell’azienda c’era Gianni Agnelli. La data prefissata è il 2027. Un momento significativo per i lavoratori che, finalmente, potranno tirare un sospiro di sollievo.
FIAT riapre la storica Palazzina Centrale di Mirafiori, sarà un progetto internazionale
Per mesi abbiamo sentito parlare di una sua possibile chiusura, ma il complesso industriale di Mirafiori legato a FIAT è in buone condizioni e si prepara ad inaugurare l’iconica Palazzina Centrale resa più moderna ed accogliente dopo un sapiente lavoro di ristrutturazione. Come detto, per quel giorno ci saranno da attendere ancora circa due anni visto che i lavori cominceranno tra aprile e maggio in concomitanza con quelli della limitrofa Carrozzeria Mirafiori.
Come ha evidenziato nella nota ufficiale il CEO, si tratta di un modo per rinverdire e proiettare nel futuro un simbolo dell’Italia, il tutto con una finalità ambientalistica visto che l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di carbonio sfruttando soluzioni tecniche e tecnologiche all’avanguardia. L’iniziativa rientra nel programma grEEn-campus che vedrà coinvolte anche le sedi di Poissy in Francia e Russelsheim in Germania.
Da quanto si apprende l’alimentazione avverrà tramite pannelli fotovoltaici, mentre il sistema di ventilazione sarà a basso consumo, molti dei materiali saranno riutilizzabili, le scelte architettoniche andranno ad assicurare efficienza ambientale e saranno presenti diversi spazi verdi a beneficio dei dipendenti. Non a caso in piano c’è anche la revisione del sistema lavorativo proiettato verso la diminuzione della presenza sul posto e una maggior sinergia tra le componenti.
