Il colosso cinese conquista l’Italia e adesso punta a sostituire anche la FIAT: è arrivato anche a Torino, Stellantis ha una rivale.
L’industria dei motori cinese ha avuto un’espansione esponenziale negli ultimi anni. Le aziende del Dragone sono diventate protagoniste sul mercato internazionale, approfittando anche del colpevole ritardo dell’Europa sul fronte dell’elettrico, e sono sempre più diffuse anche sulle nostre strade, forti di una qualità in costante crescita e di un prezzo irrisorio rispetto a quelli proposti dalle aziende rivali (anche grazie a costi di produzione nettamente più bassi e al sostegno statale).
Per tutelare i costruttori europei e “frenare” l’avanzata dei modelli cinesi, l’Unione Europea aveva pensato ad un sistema di dazi che potessero almeno in parte compensare la differenza di prezzo. I colossi asiatici hanno però prontamente trovato una soluzione: se prima si limitavano ad importare le loro vetture nel nostro continente, adesso sono sempre di più le case produttrici cinesi che hanno deciso di aprire sedi in Europa e di produrre parte dei propri modelli nel Vecchio Continente.
Tra le aziende che negli ultimi mesi ha aumentato la sua presenza in Europa c’è anche BYD, certamente tra i colossi cinesi di maggior successo, addirittura in grado di competere con Tesla per il titolo di maggior produttore di automobili elettriche al mondo. Il colosso asiatico, adesso, guarda anche all’Italia, e non ad una città a caso, ma a Torino, sede della FIAT e città simbolo dell’automotive italiano. Che Stellantis abbia una nuova rivale in casa?
BYD ha già iniziato la sua espansione in Europa portando la sua produzione nei suoi stabilimenti in Ungheria e Turchia. Adesso però avrebbe messo il mirino sull’Italia, e in particolare su Torino. Non per una nuova fabbrica, ma piuttosto per tessere una rete di fornitori e collaboratori in grado di provvedere a fare avere i materiali necessari ai due centri già presenti in Europa, come si legge sul Corriere della Sera.
Ad avere la peggio potrebbe essere proprio Stellantis, che dopo alcuni ex nomi di punta della FIAT (come Altavilla e Grossi, oggi dirigenti del team di BYD, e principali artefici di questo avvicinamento al nostro paese) potrebbe vedersi strappare anche degli importanti fornitori. Non è escluso, poi, che il colosso cinese possa decidere di gettare le basi per un terzo stabilimento proprio in Italia. Byd, insomma, prepara un ingresso col botto in Europa.