Fiat porta via la nuova Panda: non sarà più in Italia, Stellantis ha deciso

Stellantis e un nuovo colpo all’Italia, lo spostamento della produzione Panda all’estero. Le conseguenze.

Ormai è diventata un’abitudine, anche un po’ troppo scontata. Stellantis annuncia grandi piani, il governo si mobilità nel darne l’annuncio. Poi la produzione si sposta mestamente all’estero, con la coda di poche e stanche polemiche, anche perché il marchio italofrancese un certo peso nei media e nella politica, innegabilmente ce l’ha.

Panda via dall'Italia
Fiat Grande Panda (Stellantis) allaguida.it

Recentemente è stata la volta della Panda. Addio per lei agli stabilimenti italiani, si apre un futuro nello stabilimento serbo di Krahgujevac. Il risparmio e le economia di scala innanzi tutto. Epperò a volte anche le brutte notizie possono avere risvolti interessanti. Pare stia succedendo anche questa volta.

Da Maserati a Panda

Spostiamo lo sguardo su un marchio che sta agli antipodi del mondo Panda: la fiera, esclusiva, sportivissima Maserati. Il Tridente naviga in acque agitate da tempo, e anche questa è ormai una notizia che non ha più lo smalto della novità.

Panda via dall'Italia
Maserati Folgore (Maserati) allaguida.it

Oggi, per affrontare la situazione degli esuberi e dello stabilimento quasi sempre fermo, i dipendenti dello stabilimento di Modena potrebbero essere “invitati” a trasferirsi in Serbia per sei mesi. Non per produrre supercar del Tridente, ma per insegnare come assemblare la nuova Fiat Grande Panda.

È una situazione intricata. Da un lato servono maestranze specializzate, dall’altro l’elettrico Maserati si è rifiutato di ingranare e la cancellazione della MC20 elettrica è stata solo l’ultima mazzata. Maserati ha gettato la spugna sul progetto Folgore della sua supercar, ammettendo che il mercato non è pronto per un’auto sportiva elettrica di questo calibro.

Che fare dei lavoratori, però? A Modena nel 2024 sono uscite dalla linea di montaggio appena 260 vetture, contro le 1.244 del 2023. Sono le cifre di una catastrofe assoluta.

La soluzione proposta è assurda ma potrebbe avere un senso, sempre che i lavoratori desiderino passare qualche mese oltre l’Adriatico. Per chi è già in cassa integrazione a zero ore da mesi la proposta ha due facce. Da un lato il ritorno al lavoro, dall’altro la beffa di doverlo fare così lontano da casa. Per qualcuno è una soluzione, ma per quanti potrà esserlo?

Stefania Ferrari della Fiom Modena conferma: “la consideriamo una presa in giro. Non può essere una soluzione per lavoratori già in difficoltà da tempo”. Il sindacato alza le barricate, ma Stellantis deve trovare una via d’uscita da questa situazione.

La Panda se ne va dall’Italia, e questo addolora un po’ tutti. Forse per qualcuno dignificherà tornare al lavoro, almeno per un po’.

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