Prezzo basso, ma che brutta sorpresa. E’ un’assenza pesantissima. Nel modello base della Fiat Panda non c’è più.
E’ la più amata dagli italiani per quanto concerne le quattro ruote. Ovviamente parliamo della Fiat Panda che, anche nel 2024, ha staccato la concorrenza di misura per numero di unità immatricolate visto che ne ha consegnate 99.871 contro le 60.380 della prima inseguitrice Dacia Sandero, e che per il 2025 si preannuncia essere ancora la preferita grazie ai diversi modelli in via di lancio.
Su tutti la Grande Panda che andrà ad affiancare la ribattezza Pandina e che avrà anche una declinazione 4X4 per la felicità di coloro che non temono di spingersi sui terreni più sconnessi e difficilmente accessibili. Le novità non saranno però tutte positive. Infatti chi sceglierà la versione base si troverà davanti ad una brutta sorpresa, un’assenza pesantissima che probabilmente giustifica il prezzo decisamente abbordabile.
E’ stata anticipata da parecchie indiscrezioni e ora comincia a prendere forma. La Fiat Grande Panda sta per diventare realtà, almeno nel Bel Paese, dove sarà fruibile in due versioni: ibrida ed elettrica. Da quanto si apprende la prima sarà una mild hybrid con un prezzo stimato attorno ai 18.900 euro nell’allestimento meno accessoriato denominato Pop. Chiaramente il costo vantaggioso comporta di per sé delle rinunce rispetto alle varianti di media o top di gamma.
In questo frangente l’elemento mancante potrebbe pesare molto, specialmente se il proprietario è molto sensibile al tema della tecnologia. Prima però di svelare cosa non si troverà nell’entry level, soffermiamoci su quello che gli utenti troveranno. Innanzitutto la livrea color “rosso passione”, ma se non piace, alla cifra sopracitata bisognerà aggiungere 750 euro; quindi, di serie, sono presenti i cerchi in acciaio da 16 pollici neri, le maniglie delle portiere e le calotte degli specchietti anch’esse nere e i fari alogeni.
Aprendo le portiere si nota invece subito una differenza con la maggior parte delle vetture di nuova fattura, l’assenza del display dedicato all’infotainment. Al suo posto il costruttore torinese ha scelto di applicare un supporto in plastica per il telefono, sicuramente meno moderno e pratico, ma comunque utile se si ha bisogno di consultare il navigatore. A questo proposito, per avere sempre lo smartphone carico è stata inserita una presa USB-C. Spinta da un tre cilindri 1,2 litri da 100 cv, può toccare i 160 km/h di velocità massima, per uno scatto 0-100 compiuto in 10 secondi.