Fiat Grande Panda via dall'Italia (Press Media) allaguida.it
Fiat Grande Panda subito via dall’Italia: la scelta divide il mercato e lascia il bacino di utenti nostrano perplesso. C’è un motivo ben definito dietro questa scelta, ecco svelata la strategia di Stellantis
Quale futuro per la nuova Fiat Grande Panda? La nuova epoca della storica utilitaria piemontese non è neanche cominciata, eppure ha già scatenato una girandola di polemiche e perplessità quasi senza precedenti. Sarà anche la coincidenza con la crisi dello stabilimento di Mirafiori e l’addio del CEO di Stellantis Carlos Tavares, ma la nuova compatta di Torino non sarà più un fiore all’occhiello dell’Automotive italiano.
Cosa significa? Significa che Stellantis produrrà altrove la nuova Fiat Grande Panda. Una scelta che non ha incontrato molte condivisioni, a partire dalle stanze di Governo. Nonostante gli annunci e le rassicurazioni del nuovo numero uno del colosso italo-francese, Jean-Philippe Imparato, resistono le distanze circa un vero e proprio piano produttivo d’accordo con Montecitorio.
Uno scenario che ha portato Stellantis ad andare in Serbia, dove gli stabilimenti locali (nati dopo la joint venture Fiat Serbia nel 2008, ndr) torneranno a sfornare auto con il marchio di Mirafiori. Dopo la 500L, infatti toccherà alla nuova Fiat Grande Panda essere prodotta dalle parti di Kragujevac. Una scelta divisiva, ma che dietro ha una strategia ben chiara.
Come analizzato da Motor1, il problema sta nei costi produttivi. Realizzare una utilitaria (o un’auto di piccole dimensioni) a prezzi contenuti è impresa quasi impossibile nei confini italiani. E lo è anche in quelli della gran parte dei Paesi europei. In Serbia, tuttavia, il Governo locale continua ad incentivare la produzione di auto nel proprio territorio, aiutando gli investitori a generare occupazione in cambio di un basso impatto fiscale.
Il costo del lavoro in Serbia è quasi dimezzato rispetto a quello (già basso per gli standard dell’Europa occidentale, ndr) che c’è in Italia. E dunque, questo significa game over per gli stabilimenti Stellantis in Italia? No, almeno sulla carta.
La strategia del gigante italo-francese è di produrre le vetture di fascia premium nel nostro Paese, seppur il rischio di sovrapproduzione e di bassa richiesta incombano (il caso della 500 elettrica ne è l’esempio). La speranza reale sta nell’arrivo della piattaforma STLA Small anche negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco o di Cassino, ma è un qualcosa che difficilmente prenderà corpo entro la fine del 2025.