Alla Design Week ha attirato l’attenzione degli appassionati una versione inedita della nuova FIAT Grande Panda in collaborazione con Kartell.
Le contaminazioni tra il mondo delle quattro ruote e quello dell’arredamento sono sempre più diffuse. La FIAT Grande Panda è stata la regina al Design Week di Milano presso lo stand della Kartell, l’azienda di arredamento che, nel 1949 a Noviglio, nella città metropolitana di Milano, ha cominciato a produrre mobili e oggetti di disegno industriale in plastica.

Una istituzione meneghina ha colorato il look dell’ultima nata di Casa FIAT. La Grande Panda ha cominciato la sua commercializzazione con una varietà di proposte che strizzano l’occhio all’ambiente. Riprendendo i tratti stilistici della prima serie, il crossover di segmento B si adatta alle caratteristiche della Kartell, unendo sotto lo stesso telaio due realtà complementari. Il modello personalizzato non verrà prodotto in serie, ma si tratta di una sorta di laboratorio creativo che sposa il linguaggio stilistico moderno della FIAT con il design dell’azienda italiana di indoor.
La FIAT Grande Panda Kartell
La vettura in tinta rossa contrasta con il Tasmania Blue degli interni. Il logo della Kartell unisce il segno “Love”, elemento decorativo centrale dell’auto su specifici punti, quali i cerchi, il retrotreno e il terzo montante con una personalizzazione estrema dei rivestimenti dell’abitacolo. Spicca il monogramma “KK” stampato in rilievo che si ritrova su tutti i rivestimenti, a loro volta realizzati con tessuti di ultima generazione. Spicca la lampada della Kartell, uno dei simboli dell’azienda milanese.

I materiali per gli interni sonno green con il Policarbonato 2.0, un polimero pensato da fonti rinnovabili noto per la sua trasparenza, resistenza e leggerezza. Viene utilizzato dalla Kartell in molti dei suoi prodotti più noti. Una innovazione che punterebbe a migliorare il look del crossover. Si percepisce l’estremo impegno delle due aziende verso l’innovazione. Altro tema importante è quello della sostenibilità tra i due settori industriali, così lontani concettualmente ma anche affini sotto certi punti di vista.
I ritagli di tessuto della poltrona Foliage sono diventati fibre di scarto e poi sono stati ritessuti in un filato di poliestere rinnovato al 100%, garantendo un rivestimento per i sedili con una tela centrale composta al 60% da tessuto in poliestere riciclato. Nessuno spreco a bordo e un riciclaggio eco degli scarti di materiali scelti.