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Anche i rendering si evolvono. E’ quel che è accaduto alla Fiat 500 spider di David Obendorfer, dopo che nel 2012 aveva suggerito un’ipotesi di sportiva due posti con capote in tessuto derivata dalla 500. Adesso, a distanza di tempo, quelle forme si affinano e perfezionano, cercano di amalgamarsi al family feeling della gamma e, perché no, richiamando un po’ il passato potrebbe indicare una strada percorribile per la prossima due posti torinese, quella che nascerà in collaborazione con Mazda e che sfoggerà il nome 124 spider.
«Recentemente l’ho sottoposta ad una serie di modifiche che riguardavano soprattutto la parte posteriore della vettura, semplificando le forme ed eliminando tutto quello che ritenevo superfluo», spiega Obendorfer sul suo sito. «Questo progetto tuttavia non è una vera rivisitazione in chiave moderna. Non ha un’antenata concreta ma strizza l’occhio ad una serie di biposto particolarmente belle del passato: troviamo riferimenti alla 850 Spider, alla 124 Sport Spider e alla Fiat Barchetta del 1994».
L’anteriore rilancia con forza l’appartenenza alla famiglia 500: basta guardare i gruppi ottici per capirlo, ma anche la scalfatura al centro. Tocchi di 124 spider arrivano sul cofano motore, nello specifico le due protuberanze. Lunga 4 metri, questa spider avrebbe le dimensioni giuste per vestire il pianale progettato per la MX-5, resta da capire quale sarà, invece, la scelta del centro stile Fiat: creare una due posti da inserire idealmente nella famiglia 500 o distaccarsi con un modello che abbia propri geni e tipicità uniche?
Obendorfer ha rivisitato il posteriore con questa “evoluzione” della Fiat 500 spider. Diventa più geometrico e razionale, caratterizzato da linee orizzontali che allargano visivamente la vettura. Un appunto? I gruppi ottici. Belli, non c’è dubbio, ma idealmente richiamano quelli di casa Bentley.