Non era mai successo ma accadrà molto presto: è arrivata la conferma che Ferrari sta per entrare in una nuova epoca, rivoluzione totale
Nel mondo del lavoro niente vale quanto i numeri, quelli che non mentono mai. Ecco perché il bilancio della Ferrari per il secondo trimestre 2023 appena illustrato agli azionisti conferma l’ottimo stato di salute dell’azienda. Intanto però a Maranello si guarda già al futuro e al progetto della prima Supercar interamente elettrica, una vera rivoluzione.
Intanto ci sono i risultati fino a giugno 2023, andati anche oltre le previsioni ottimistiche degli analisti. Ferrari infatti ha chiuso con ricavi netti pari a 1.474 milioni di euro, per un aumento del 14,1% rispetto all’anno precedente.
In tutto nell’ultimo trimestre utile sono state consegnate 3.392 auto, cioé -63 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma in compenso è la qualità che paga e lo dimostra la diffusione del Cavallino rampante in diversi mercati strategici.
Guardando le consegne su base geografica, nella regione EMEA di cui fa parte anche il nostro Paese è stato registrato aumento del 17,3%. Fa da bilanciamento per le Americhe che invece hanno subito un calo del 17,5%. Invece la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono stabili rispetto all’anno precedente.
Ma quali sono i modelli guida in questo momento per le Rosse? Certamente la 296 GTB, la Roma e la Portofino M. Inoltre durante l’ultimo trimestre sono anche partite le prime consegne della Purosangue.
Scendendo nel dettaglio dei dati sui ricavi, quelli da automobili e parti di ricambio sono stati pari a 1.259 milioni di euro, numeri in crescita del 14,9%. Invece i ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio hanno raggiunto 147 milioni di euro, anche qui in crescita del 20,3%, grazie al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e a nuove sponsorizzazioni.
Ferrari volta pagina, decisione storica: dal 2025 comincia una nuova era, è ufficiale
A margine della presentazione di bilanci e risultati commerciali però è anche arrivata un annuncio importante. Una conferma di quello che era già stato anticipato nei mesi scorso dal presidente, John Elkann, perché i piani procedono.
“Presenteremo la prima Ferrari elettrica nel quarto trimestre del 2025”, ha spiegato l’ad Ferrari, Benedetto Vigna. E ha anticipato che la struttura espressamente dedicata nascerà a Maranello e sarà operativa da giugno del 2024. “Lì produrremo componenti fondamentali per le auto elettriche, ma avrà la flessibilità per assemblare anche altre auto non elettriche”.
Una prima supercar a batteria, attesissima anche perché per Ferrari si tratta di un debutto assoluto che traccerà anche una linea rispetto alla concorrenza. Tutto all’insegna della massima sostenibilità perseguendo l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2030.
Intanto però Maranello va avanti con la produzione di modelli standard e da poco ha lanciato sul mercato le nuove SF90 XX Stradale e SF90 XX Spider. Tutto questo in attesa della nuova hypercar che dovrebbe debuttare nel corso del 2024. Sarà l’erede della precedente LaFerrari, con un progetto che per ora si chiama F250.
La SF90 XX Stradale è una versione speciale in edizione limitata basata sulla SF90 Stradale, declinata anche nella versione SF90 XX Spider con tetto rigido retrattile. Modelli omologati per l’uso stradale, ma dall’anima profondamente sportiva per proiettare i clienti in una dimensione di prestazioni ancora più coinvolgenti.
Così il carico verticale massimo è raddoppiato, per poter assicurare un migliore grip in pista. Lo confermano l’ala fissa e uno splitter di dimensioni più ampie rispetto a quelle dello stesso elemento della SF90 Stradale, nati dopo un lungo studio in galleria del vento.
A bordo della SF90 XX Stradale è stato progettato un sedile racing specifico, con struttura in fibra di carbonio a vista. Inoltre, nella versione Spider, il tetto rigido retrattile è apribile in marcia in soli 14 secondi fino a una velocità di 45 km/h.
La SF90 XX Stradale, anche nella versione Spider, monta il powertrain della SF90 Stradale. Un motore V8 biturbo da 4 litri di cilindrata abbinato a tre motori elettrici, due sull’asse anteriore e uno sull’asse posteriore. Così la potenza complessiva arriva a 1.030 CV, in pratica 30 CV in più rispetto alla SF90 Stradale. La batteria da 7,9 kWh assicura un’autonomia in solo elettrico di 25 km e utilizzando i soli propulsori elettrici si può raggiungere una velocità massima di 135 km/h.
Il cambio è a doppia frizione, con 8 rapporti, ma soprattutto debutta il controllo ‘extra boost’ di derivazione diretta F1. Assicura una potenza aggiuntiva per un lasso di tempo di durata definita in modo da erogare un picco di potenza della giusta durata per riuscire migliorare i tempi sul giro in pista.
Formula 1, dal 2025 arriva la rivoluzione di motori e carburanti, anche Ferrari è coinvolta
La ricerca Ferrari però non può esaurirsi ai modelli stradali o pistaioli, perché dal 2026 partirà la vera rivoluzione anche nel mondo della Formula 1. Cambierà il regolamento tecnico dei motori e non è un caso che aumenteranno anche i motoristi. Oltre a Ferrari, Mercedes, Honda, Renault infatti arriveranno anche Ford e Audi.
Il nuovo regolamento prevede sempre 6 cilindri turbo con circa 400 kW di potenza (540 CV) dal motore termico e altri 350 kW (cioé 476 CV) dalla parte elettrica. Un totale di oltre mille CV di potenza da scaricare in pista.
La FIA ha approvato i nuovi regolamenti sulle Power Unit già ad agosto 2022 ma discussioni sono ancora in corso. Perché al momento in pratica il contributo della parte elettrica sarà almeno del 50% sul totale mentre ci sono team come Red Bull che almeno nella prima fase vorrebbero abbassare questa percentuale. La differenza in effetti è notevole: passeremo dagli attuali 160 CV a circa 470 CV.
Ma oltre alle nuove Power Unit avanzate arriveranno anche carburanti sintetici sostenibili che agiranno insieme al MGU-K, il gruppo reversibile motore-generatore elettrico che recupera l’energia.
Nel 2026 ogni pilota avrà a disposizione 4 motori, 4 turbocompressori, 4 unità di scarico, 3 MGU-K e 3 Energy Stores he dalla stagione successiva si ridurranno di 1 unità. Inoltre i costruttori potranno utilizzare per lo sviluppo 700 ore nel 2026 che scenderanno a 400 dal 2027 in poi per il motore a combustione interna.
Una ricerca di prestazioni pulite, anche a livello di carburanti sintetici, che andrà certamente ad incidere anche sulla produzione di serie. Ecco perché fin da ora Ferrari ha deciso di puntare sull’elettrico aprendo un nuovo capitolo della sua storia.