L’epidemia di Covid-19, che ha costretto il mondo auto e non solo allo stop forzato, non risparmia nessuno. Tutti i grandi costruttori, infatti, hanno visto rallentare la propria produzione e tra questi non fa eccezione la Ferrari che si è vista costretta a rimandare l’arrivo sul mercato di uno dei suoi modelli più attesi, la Ferrari SF90 Stradale, che non verrà consegnata prima dell’ultimo trimestre dell’anno, quasi un anno e mezzo dopo la presentazione, mentre la casa di Maranello aveva previsto di far arrivare l’auto ai primi clienti entro la fine di giugno 2020.
Un ritardo giustificato dal lockdown. Con la riduzione delle entrate a seguito di questo periodo, infatti, Ferrari si è anche vista costretta a rallentare il processo produttivo, riducendo le unità giornaliere con conseguenti ritardi nelle consegne. Riviste ovviamente le previsioni del fatturato del 2020, così come per gli utili. I rallentamenti non sono però solo da ricercarsi nei processi interni della casa di Maranello ma anche nella catena di approvvigionamenti da parte dei fornitori, molti ancora chiusi o con ritardi importanti sulla produzione delle componenti.
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A rendere noto questo ritardo nelle consegne è stata la Ferrari stessa che, per bocca dell’AD Louis Camilleri, ha sottolineato come “le consegne ai nostri clienti inizieranno nelle prime fasi del quarto trimestre, ma il rapido aumento della produzione sarà inevitabilmente ritardato“.