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Un evergreen. Quando si parla del marchio Ferrari non si può adoperare appellativo differente. La casa di Maranello continua ad essere tra le più note al mondo, come testimoniato dagli ottimi risultati in termini di vendita nonostante i tempi di crisi. Sul “cavallino rampante” hanno fantasticato in molti. Alcuni addirittura si sono spinti oltre, elaborando delle versioni customizzate. I risultati, il più delle volte, sono sorprendenti, al punto da venire attenzionati dalla stampa del settore. Due esempi su tutti sono sintomatici di questo trend. Da un alto la Ferrari Verus Rendering. Dall’altro la Ferrari CascoRosso.
La Ferrari Verus 2.0 Rendering è il prodotto dell’ingegnio del designer indipendente Adrian Ciprian, che ha elaborato una possibile rivale della Lamborghini Veneno. L’ispirazione però è chiaramente di marca ferrarista, viste le similitudini coi modelli “LaFerrari” e “P4/5). La Verus è concepita con un propulsore 12 cilindir da 780 cv, dotato di sistema HY-KERS. Il sistema ibrido eroga ulteriore potenza ad un mezzo ideato sulla scia delle supercar e rivisto in salsa “eco-friendly).
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La Ferrari CascoRosso è invece una produzione realizzata dal designer Dejan Hristov. Il concept si ispira alle conturbanti linee della Ferrari 250 GTO, di cui riprende diversi particolari a livello estetico. La propulsione, anche in questo caso, è mista, dal momento che il motore V12 montato all’anteriore è abbinato ad un sistema ibrido a batterie (presenti al posteriore). Di pregio la cura dei particolari. Hristov ha appositamente inserito due telecamere integrate nelle carrozzeria, che di fatto rimpiazzano i classici specchietti al fine di conferire maggiore aerodinamicità al mezzo. Caratteristi anche i gruppi ottici, espressione lampante del gusto del car designer.