[galleria id=”13971″]
E’ più unica che rara, la Ferrari Pinin del 1980. Detta così, potrebbe non spiegare tutta la sua originalità, che scopri guardandola. E’ l’unica Ferrari quattro porte mai creata, fatta eccezione per le versioni su misura dedicate al Sultano del Brunei, tra cui anche una station wagon… A dire il vero nasce come show car da salone, per celebrare i 50 anni di Pininfarina, che la dedica al padre Battista Farina, soprannominato Pinin. Diverrà poi celebre come Pininfarina e il figlio Sergio raccoglierà l’eredità del padre e continuerà la collaborazione storica con la casa di Maranello.
Diciamo pure che non è la Ferrari più bella, vuoi per quelle linee squadrate, quasi da auto americana, tipicamente anni Ottanta, vuoi per la carrozzeria tre volumi. Ha qualche tocco futuristico e basta guardare gli interni, la strumentazione, per capirlo. Ma quando puoi fregiarti dell’unicità delle quattro porte con il cavallino sul cofano, tutto il resto è relativo.
Ha un’altra peculiarità degna d’esser raccontata, il motore. Frazionamento dodici cilindri, come la storia vuole per le Ferrari, ma non con due bancate a V di 72°, bensì a 180°: boxer. Inizialmente non era funzionante, tanto doveva restare pezzo da museo la Ferrari Pinin, poi a metter le mani sul propulsore ci pensò Mauro Forghieri e l’unità 5 litri arrivò a 360 cavalli.
A lungo “parcheggiata” nel museo storico Pininfarina, nel 2008 è stata battuta all’asta ed è stato Gabriele Candrini ad aggiudicarsela. Oggi, dopo numerose sfilate ai concorsi di bellezza e per auto storiche, la Pinin è in vendita, a un prezzo che tutto sommato, per la sua esclusività, è anche onesto: 1 milione e 100 mila euro, basta fare un giro sul più importante sito di annunci di auto usate e potrete chiudere l’affare con il diretto interessato.
Per una concept car del 1980, la Pinin – da considerare a tutti gli effetti un’ammiraglia quale può essere oggi la Maserati Quattroporte – sfoggiava soluzioni all’avanguardia, come la regolazione elettrica dei sedili e un secondo impianto audio con cuffie, dedicato ai passeggeri posteriori.