[galleria id=”11017″]
E’ rinata più potente e veloce che mai, è rinata come Ferrari Enzo ZXX. La supercar di Maranello nel 2011 era stata protagonista di un incidente alla Targa Newfoundland, o meglio, l’esemplare era un modello di Ferrari Enzo preparato dalla Edo Competition.
Sembravano andati in fumo gli 840 cavalli della preparazione, un capitolo da chiudere. E invece, come un’Araba Fenice, la Enzo è rinata. Dopo 12 mesi – e gli interventi di ZR Auto ed Edo Competition – è tornata a sfrecciare sulle Autobahn con la sigla Ferrari Enzo ZXX e l’impressionante potenza di 950 cavalli.
Una versione estrema e “ufficiale” della Enzo è stata preparata anche in fabbrica, per il programma Corse Clienti: la Ferrari FXX. Oggetto da pista, non omologato per l’utilizzo su strada, qualcosa se possibile di “limitato” rispetto alla Enzo ZXX che, su strada, ci può andare eccome.
Inutile dire lo stupore degli automobilisti affiancati dalla livrea bi-colore della Enzo modificata, senza contare la musica del V12 da 6.3 litri. L’operazione di ricostruzione della Enzo è stata la molla giusta per apportare delle modifiche al progetto originario della Edo Competition. La seconda vita, quella con il nome Enzo ZXX, nasce con nuove appendici aerodinamiche – al posteriore derivate dalla Ferrari FXX – una carrozzeria gialla con tocchi bianchi e, soprattutto, la nuova linea di scarico. Oltre ad aumentare la potenza massima, i nuovi scarichi della ZXX cambiano posizione e stile, fuoriescono adesso nella parte superiore dei passaruota, sulla coda. Addio alla configurazione della Ferrari Enzo, con i quattro terminali in basso, è stato proposto il layout della FXX. Là dove prima c’erano i gruppi ottici – riposizionati in basso e, ovviamente, a led – adesso spuntano due scarichi su ciascun lato.
Le prestazioni ufficiali non sono note, quel che è certo è il miglioramento rispetto ai 3.2 secondi nello zero-cento e i 390 km/h della prima elaborazione, da 840 cavalli. Non è difficile prevedere l’abbattimento dei 3 secondi netti in accelerazione, come anche il muro dei 400 km/h. L’incremento di 110 cavalli d’altronde è consistente.