[didascalia fornitore=”Pexels”]Photo by Vincenzo Malagoli from Pexels[/didascalia]
Il 2019 è stato l’anno del debutto per la Ferrari SF90, la prima vettura ibrida made in Maranello, ma per vedere un’elettrica 100% firmata dal Cavallino bisognerà attendere almeno il 2025. A renderlo noto, nel consueto incontro pre natalizio con la stampa, è stato Louis Camilleri, CEO della Ferrari, ammettendo come la tecnologia sulle batterie non permetta, al momento, di sviluppare un prodotto di eccellenza al quale la casa italiana ha abituato la propria clientela.
Una scelta, quella della Ferrari, nata dall’esigenza di garantire un prodotto superiore agli standard attuali: il processo di sviluppo tecnologico delle batterie, però, richiede tempo e proprio per questo il CEO ha chiarito che l’intenzione di produrre una vettura elettrica rimane, ma che di certo non vedrà la luce prima del 2025 spostando così in avanti la linea temporale di debutto fissata inizialmente entro il 2022, una volta portato a termine l’attuale piano industriale. “Penso che l’elettrica uscirà dopo il 2025. La tecnologia delle batterie non è ancora al punto in cui dovrebbe essere, ci sono ancora problemi significativi in termini di autonomia e di velocità di ricarica. Un’elettrica arriverà, ma non a breve termine” ha dichiarato Camilleri.
La nuova vettura elettrica sarà quasi certamente un gran turismo con alimentazione 100% elettrica, ma il progetto è ancora in fase di sviluppo, come sottolineato dal CEO del marchio italiano. Il motivo principale del ritardo nello sviluppo della prima elettrica a marchio Ferrari, quindi, è da ricercare nella tecnologia delle batterie che non sembra ancora essere in grado di soddisfare le esigenze di una supercar “alla spina” made in Maranello. L’attenzione è rivolta, infatti, in maniera particolare al potenziamento del pacco batterie, con un occhio di riguardo non solo per le prestazioni ma anche per l’autonomia sui lunghi tragitti. Proseguirà, invece, lo sviluppo delle auto ibride con diversi modelli che in futuro potranno disporre di questo tipo di tecnologia: la Ferrari ha già intrapreso la propria strada “green”, ma per vedere i risultati in termini di mercato e soprattutto di veicoli bisognerà attendere ancora qualche anno.