L’inizio positivo della Ferrari ha dato il via a tante domande per quanto riguarda i tifosi del team italiano. Ecco a cosa punta la rossa.
Il 2024 della Ferrari, almeno per il momento, è davvero difficile da definire negativo. Sempre sul podio finora e addirittura vincente in Australia, le due vetture del cavallino rampante guidate da Charles Leclerc e Carlos Sainz sembrano nate sotto un’altra stella rispetto a quella sbiadita e cupa dell’anno scorso.
Un inizio talmente tanto folgorante che addirittura qualcuno si è chiesto se la rossa possa addirittura puntare a qualcosa di più di una (per ora) comoda seconda posizione nel mondiale costruttore e terza/quarta in quello piloti.
A questo, e non solo questo, ha provato a rispondere Frédéric Vasseur, team principal del cavallino rampante. Le sue dichiarazioni, ne siamo sicuri, avranno già echeggiato nelle orecchie e nel cuore di tanti sostenitori del team italiano più blasonato di sempre.
F1, che entusiasmo Vasseur: le sue parole
Di recente, il team principal della Ferrari Frédéric Vasseur ha risposto a qualche domanda di Marco Franzelli del TG1. Ecco le sue parole: “Se la Ferrari può essere competitiva per il mondiale costruttori? Sì, questo è l’obiettivo. Anche batterci per il mondiale piloti. Forse quest’anno è un po’ presto, ma vedremo. Sainz? Ho grande rispetto per Carlos come uomo e come pilota. Quando gli ho detto della scelta di Hamilton ci siamo promessi che avremmo spinto fino all’ultima curva dell’ultimo gran premio. Come agire nelle prossime gare? Non tutti i week end saranno come quello di Melbourne, chiedo però di non fare errori, di migliorare un passo alla volta e di conservare la stessa determinazione”.
Queste le dichiarazioni di vasseur, che dunque punta chiaramente a ottenere grandi cose già a partire da questa stagione. Ricordiamo che il manager francese è arrivato in Ferrari nel 2023, esattamente poco tempo prima dell’addio di Mattia Binotto. Al suo arrivo ha trovato una vettura con pochissimi punti di forza e fin troppi punti deboli. La SF-24 appena nata, invece, sembra essere decisamente un’altra cosa rispetto a quanto visto fino a qualche mese fa in pista.
Magari non ancora al livello della Red Bull in ogni singolo tracciato del mondiale, ma questo non sta affatto a significare che non si possa giocare le proprie carte nelle piste giuste e difendersi egregiamente in quelle più ostiche. Vedremo che piega prenderà il campionato da qui in avanti, certo è che l’ambizione di Vasseur e della sua squadra non sono un dettaglio da niente.