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Ferrari, clamoroso annuncio poco fa: hanno già bloccato tutto

Conti a posto e record nelle vendite, ma in Ferrari non tutto funziona secondo i programmi: l’ultimo annuncio fa tremare i fans delle Rosse

I numeri nella vita non sempre sono essenziali, ma quando sono rapportati ai bilanci di un’azienda fanno tutta la differenza del mondo. Quelli della Ferrari, dopo un paio di anni complicati per la crisi già in atto e per la pandemia, fotografano un marchio in perfetta salute, con ottime prospettive anche per il futuro.

A Maranello non tornano tutti i conti (Ansa Foto) – Allaguida.it

Il punto più alto della stagione, sportivamente parlando, a giugno quando Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado hanno portato alla vittoria la Ferrari 499P nella 24 Ore di Mans. Era il debutto nella classe regina nel Mondiale WEC, meglio a Maranello non avrebbero potuto sperare.

Solo la punta dell’iceberg in una produzione che non sembra conoscere crisi. Lo testimoniano anche le cifre ufficiali che fotografano il secondo trimestre 2023 da poco illustrate agli azionisti. La Ferrari ha chiuso il periodo con ricavi netti pari a 1.474 milioni di euro, per un aumento del 14,1% rispetto all’anno precedente.

Inoltre nell’ultimo trimestre 2023 utile sono state consegnate 3.392 auto, in calo di 63 unità rispetto all’anno precedente. Ma in compenso i clienti sono rimasti fedeli e lo dimostrano i dati della regione EMEA di cui fa parte anche l’Italia: qui è stato registrato aumento del 17,3%. Compensa il leggero calo delle Americhe che invece sono scese 17,5%.

In compenso però la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono rimaste in linea con l’anno precedente e nel corso del semestre la crescita è pari al 4% su base annua. In particolare ottimo il +14% della Cina continentale, Hong Kong e Taiwan e il +7% delle Americhe.

Quali sono i modelli trainanti in questo momento per le Rosse? Sicuramente la 296 GTB, la Roma e dalla Portofino M, mentre la 296 GTS e la 812 Competizione A hanno cominciato da poco le loro consegne, così come la Purosangue. Ma soprattutto sono già arrivate le prime prenotazioni per il 2026 e promettono molto bene.

Ferrari, clamoroso annuncio: tutto quello che funziona a Maranello, ma c’è un buco

Scendendo ai dati sui ricavi, quelli derivanti da automobili e parti di ricambio sono stati pari a 1.259 milioni di euro, in crescita del 14,9%. I ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio hanno raggiunto 147 milioni di euro, in crescita del 20,3%,

Ma a Maranello guardano già al futuro e per questo a maggio in fonderia sono patiti i lavori per il primo motore in alluminio riciclato al 100%, ora a livello di prototipo. Inoltre i lavori per lo stabilimento che porterà alla nascita della prima Ferrari 100 per cento elettrica, in arrivo nel quarto trimestre del 2025, sono già cominciati. Tutto l’edificio, come ha anticipato l’ad del marchio Benedetto Vigna, funzionerà con energia rinnovabile.

Le Ferrari SF-23 di Leclerc e Sainz (Ansa Foto) – Allaguida.it

Tutto perfetto quindi in quell’angolo di Emilia e per il marchio più sportivo nel pacchetto delle aziende Stellantis? Non proprio, perché a far soffrire i tifosi ci sono le prestazioni poco esaltanti della Ferrari nel Mondiale di Formula 1. Una crisi che va avanti da tempo e che il primo semestre 2022 aveva illuso di poter cancellare.

Oggi in realtà a dominare la scena sono Max Verstappen e la Red Bull che stanno per riprendere a macinare record su record. Il Mondiale ripartirà da Zandvoort per la grande festa popolare dedicata al campione del mondo e la settimana successiva arriverà a Monza. Il GP d’Italia sarà comunque un grande abbraccio per Charles Leclerc e Carlos Sainz ma nessuno si fa illusioni.

A Maranello il piano di rilancio è chiaro da mesi e tutti sapevano che in realtà questa sarebbe stata una stagione di transizione. In effetto il progetto della SF-23 aveva dato in galleria del vento e al simulatore indicazioni migliori rispetto a quello che abbiamo visto da marzo a oggi, ma è dagli errori che si impara anche a cambiare personale.

Al momento tutti sono concentrati sul progetto 2024, il primo seguito direttamente da Fred Vasseur che ha ereditato da Mattia Binotto il ruolo di team principal solo a fine dicembre. Ecco perché il suo lavoro quest’anno è stato soprattutto organizzativo. Riassegnare compiti, capire su chi puntare e fare mercato alla caccia di ingegneri e tecnici per ricostruire un gruppo coeso e vincente.

Non solo pista, a Maranello si lavora sulla squadra: l’annuncio di Vasseur fa tremare i tifosi

C’è attesa quindi per l’arrivo del francese Loïc Sierra, al momento performance director della Mercedes che ha contribuito ai trionfi di Lewis Hamilton. Per le regole vigenti non potrebbe cominciare prima del 2025 ma Vasseur cercherà di convincere Toto Wolff a liberarlo prima.

Quella è però solo una tessera del mosaico che costituirà la Ferrari del futuro. Un capitolo importante è certamente legato ai contratti dei due piloti, entrambi in scadenza nel 2024. All’apparenza il rinnovo è congelato, ma quello del monegasco sembra solo una formalità mentre più problematico appare quello del figlio d’arte.

Fred Vasseur cerca di risollevare la Ferrari (Ansa Foto) – Allaguida.it

In ogni caso entrambi aspettano di conoscere il progetto sportivo del 2024 che sarà ancora nelle loro mani e nei loro piedi. La Ferrari SF-23 sarà accantonata, ma in questa stagione ha ancora qualcosa da dare? L’idea è quella di sfruttare gli ultimi quattro mesi di Gran Premi per provare alcune soluzioni utili in vista della prossima stagione.

In Olanda non arriveranno modifiche importanti rispetto alle ultime gare del Mondiale, a Monza la settimana successiva invece sì. Le vere modifiche importanti però arriveranno solo ad ottobre in occasione dei Gran Premi di Qatar e Austin, in programma l’8 e il 22.

La conferma è arrivata dall’ultima intervista che Vasseur ha concesso a ‘La Gazzetta dello Sport’ anticipando le mosse del futuro. In quella occasione ha però anche dato un annuncio che fa tremare i tifosi. “Per questa stagione, abbiamo interrotto lo sviluppo nella galleria del vento alla fine di luglio”.

Questo significa che a Maranello hanno deciso di non combattere più dando ormai come perso questa stagione? In realtà non è proprio così, perché la decisione è legata a più fattori e quello principale resta il rispetto del budget cap. Un tetto che in Ferrari non hanno mai sforato, mentre altre Case sì, e rimane fondamentale anche per lo sviluppo

Quindi è vero solo solo in parte che a Maranello non lavoreranno più sulla monoposto. Tutto quello che era stato pianificato, è già anche stato testato e prodotto, in attesa di essere provato da Leclerc e Sainz in pista. Come ha spiegato il team principal, il vero obiettivo adesso deve essere quello di arrivare con una monoposto competitiva ad inizio marzo 2024 in Bahrain. L’idea è quello di alzare l’asticella del limite per non costringere sempre i due piloti ad andare oltre. Quindi nessuna resa, solo l’ottimizzazione delle risorse e degli uomini.

Federico Danesi

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Federico Danesi