Dopo la prestazione opaca a Singapore il Cavallino vuole tornare protagonista in America per continuare a tenere vivo il sogno Mondiale nei costruttori
Un mese di pausa che darà poi vita al rush finale del Mondiale 2024. Dopo gli ultimi Gp che hanno visto una netta flessione della RedBull e con Max Verstappen che non sale sul gradino più alto del podio addirittura da otto gare, sia il mondiale piloti che quello costruttori sono più aperti che mai. Se per quanto riguarda i singoli Lando Norris sembra poter essere l’unico ad insidiare l’olandese, diverso è il discorso per il campionato a squadre: Mclaren, RedBull e Ferrari sono tutte nell’arco di 75 punti.
E proprio il Cavallino dopo l’opaca prestazione di Singapore, dove ha raccolto solamente un quinto (con Leclerc) e un settimo posto (con Sainz) vuole tornare protagonista il 20 ottobre ad Austin in America per poter dire ancora la propria parola in questo finale di campionato.
Con sei Gp ancora da disputare e tantissimi punti da assegnare nulla è ancora deciso. Il dominio espresso da Verstappen nella scorsa stagione è solamente un lontano ricordo e seppur il pilota della RedBull guida la classifica non c’è assolutamente la serenità di un tempo nel box e anche SuperMax ha gettato molti dubbi sul suo futuro.
Per questo la Ferrari sa che può giocarsi le sue carte da qui alla fine. I tre successi ottenuti in stagione (uno di Sainz e due di Leclerc) non sono stati un caso e i due piloti possono ancora stupire tutti. A partire dal prossimo Gp negli Stati Uniti ci saranno delle novità sulla monoposto rossa, anche perché il circuito di Austin sarà decisamente più tradizionale rispetto ai due cittadini di Singapore e Baku.
Per questo c’è grande attesa per scoprire le potenzialità. Secondo le indiscrezioni ci saranno diversi update sul fronte tecnico, i quali dovrebbero regalare ad entrambi i ferraristi un pacchetto più bilanciato anche nei circuiti che presentano curvoni in appoggio e che privilegiano il carico aerodinamico.
La curiosità non c’è solamente tra tifosi e appassionati, ma anche da parte di chi, quella vettura con questi cambiamenti la dovrà guidare: “Adesso dobbiamo valutare come si comporterà la nostra vettura su un circuito più tradizionale, come quello di Austin, caratterizzato da curve molto più veloci – ha commentato Carlos Sainz – Non voglio considerare le ultime tre gare come occasioni mancate, ma credo che avremmo dovuto raccogliere più punti su tracciati a noi favorevoli”. Nonostante questo lo spagnolo non perde fiducia: “Magari arriveremo ad Austin e in Messico e la macchina continuerà a dimostrarsi competitiva“.