L’assalto alla 24 Ore di Le Mans, per Ferrari, è già partito. La casa del Cavallino Rampante, infatti, ha presentato la nuova Ferrari 499P, l’hypercar che nella prossima stagione segnerà il ritorno del Cavallino Rampante nel mondiale Endurance e con la quale correrà alcune delle gare più famose al mondo, compresa la celebre 24 Ore di Le Mans.
Una vettura, la Ferrari 499P, che rappresenta un mix tra passato e futuro, a partire dal nome con la lettera “P”, che ha contraddistinto tutti i prototipi della storia di Maranello e che hanno portato a casa ben 22 titoli mondiali e 9 trionfi a Le Mans, prima di una pausa durata ben 50 anni, così come la livrea che è un rimando diretto alla 312 P degli anni ’70, ulteriore collegamento con la storia del Cavallino. Persino i numeri assegnati alle vetture hanno un significato: con il 50 che rappresenta gli anni di assenza dal mondiale e il 51 che è invece stato uno degli anni più vincenti di sempre.
Dal punto di vista tecnico, invece, la Ferrari 499P rappresenta il massimo possibile con il motore, ovviamente ibrido, composto da un’unità a combustione interna con una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 680 CV. I cilindri sono sei con configurazione a V e la derivazione è la stessa dei motori stradali, in particolare con la stessa architettura della 296 GT3. Il sistema elettrico ERS ha una potenza di 272 CV ed è collegato ad una batteria senza bisogno di ricariche esterne, in quanto recupera l’energia cinetica dalle fasi di decelerazione e di frenata, il tutto collegato ad un cambio sequenziale a sette marce.
La coda, invece, è caratterizzata da una doppia ala orizzontale, con bandelle studiate per garantire il giusto carico aerodinamico e massimizzare le performance con la presa d’aria sul tetto che ha il compito specifico di alimentare il motore e di raffreddare la batteria e il cambio. Il telaio è una monoscocca in fibra di carbonio, che grazie a diverse aggiunte come le sospensioni a triangoli sovrapposti push-rod consente di godere di una rigidità di alto livello. Il sistema frenante, infine, è di tipo brake-by-wire, concepito appositamente per lavorare insieme al sistema di recupero dell’energia.