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Ferrari 488 Challenge è il sesto modello nella storia del trofeo dedicato ai gentlemen drivers del Cavallino. Venticinque anni di storia per un campionato monomarca passato dalle Ferrari 355 alla 488 GTB, per la prima volta un modello con motore turbocompresso scenderà in pista, nel 2017. E’ stato presentato in occasione delle Finali Mondiali a Daytona, dettagliata la scheda tecnica che, ovviamente, non può non ricalcare le caratteristiche della Ferrari 488 GTB stradale, seppur con notevoli sviluppi su più fronti.
Quello aerodinamico colpisce maggiormente, perché caratterizza anche il look della 488 Challenge. Modificato l’anteriore, nuovo paraurti con splitter pronunciato, flicks per incrementare il carico, unitamente al riposizionamento dei radiatori, inclinati all’indietro.
Così si ottimizza la resistenza aerodinamica, grazie anche alle aperture sul cofano anteriore. I gruppi ottici sono stati reinterpretati in stile FXX K, proseguendo poi con lo spostamento delle prese d’aria del motore V8 3.8 litri turbo, alla base dello spoiler, dove si genera maggior pressione, mentre le aperture laterali sui passaruota vanno a raffreddare i freni. L’incremento di efficienza aerodinamica raggiunto con il nuovo disegno dell’anteriore è pari al 7%, nel confronto con la Ferrari 458 Challenge Evo, al quale sommare un +9% di efficienza dell’ala posteriore, disegnata sulla scorta dell’elemento montato sulla Ferrari 488 GTE impegnata nel mondiale WEC.
Questi gli accorgimenti immediatamente visibili, ai quali si sommano le novità tecniche nascoste. Visto l’impiego in pista, l’elettronica è stata rivista, sotto forma di una diversa mappatura motore, proseguendo con rapporti del cambio doppia frizione F1 DCT accorciati, interventi al sistema di erogazione variabile della coppia, oltre all’ottimizzazione della gestione del controllo di trazione e del ripartitore di frenata. Tre manettini intervengono sui due aspetti, in particolare due sono riservati alla gestione della trazione. TC1 è il manettino sulla destra del volante, con il quale impostare la soglia di intervento dell’elettronica, dire, cioè, quando deve intervenire la modulazione della coppia al posteriore; con il TC2, il manettino collocato sul lato sinistro del volante, invece, si istruisce il sistema sulla quantità dell’intervento, ovvero, quanto ridurre l’erogazione di coppia per impedire il pattinamento.
Ferrari 488 Challenge è la prima auto del Cavallino, destinata al Trofeo, che porta in pista il sistema di assistenza SSC – Side Slip Control, con il quale incrementare l’inserimento in curva, le prestazioni in percorrenza e l’accelerazione in uscita: controllo di trazione e differenziale E-Diff 3, operano congiuntamente a seconda dei parametri dinamici dell’auto, rilevati dai sensori.
E’ più veloce di 1″ a Fiorano, la 488 rispetto alla Challenge Evo precedente, capace di staccare un tempo di 1’15″5 sulla pista privata della Ferrari. Da segnalare i 19,7 kg in meno di massa complessiva sul solo propulsore, 8,5 ottenuti da una nuova linea di scarico.