Presentata in anteprima la prima berlinetta del Cavallino Rampante equipaggiata con un V6 ibrido in posizione centrale, seconda supercar by Ferrari ad essere equipaggiata con un sistema elettrificato plug-in hybrid dopo la SF90 Stradale, la PHEV da 1.000 CV di potenza combinata. Via dunque i veli all’attesa Ferrari 296 GTB, questa la sigla alfanumerica della nuova Rossa, la quale dice addio al V8 e accoglie nuovamente il V6, frazionamento abbandonato nel 1973.
Una sigla che evoca il passato
La sigla 296 GTB combina cilindrata totale (2,992 l) e numero dei cilindri, seguiti dalla sigla GTB (Gran Turismo Berlinetta).
Il nuovo motore V6 diventa quindi componente chiave della futura gamma Ferrari e riporta la mente al passato.
Del resto, la prima Ferrari dotata di V6 risale al 1957 ed è la monoposto Dino 156 F2. Nell’anno successivo furono presentati altri due V6 con cilindrata maggiorata su alcuni Sport Prototipi a motore anteriore, la 196 S e la 296 S, nonché sulla monoposto di Formula 1 che nel 1958 portò Mike Hawthorn alla vittoria del titolo Piloti del Campionato del Mondo di Formula 1, vale a dire la 246 F1.
Dimensioni e principali caratteristiche
Per quanto riguarda le dimensioni, la 296 GTB è lunga 4.565 mm (15 centimetri meno della SF90), larga 1.958, alta 1.187 e con un passo di 2.600 mm. Il peso a secco è pari a 1470 kg.
Grazie al passo corto, rappresenta la berlinetta della Casa di Maranello più compatta dell’ultimo decennio.
La tipica impostazione fastback è stata abbandonata per concentrarsi su un abitacolo che risultasse incastonato in una volumetria possente, frutto del passo corto e della composizione di elementi come i parafanghi muscolosi, il tetto a visiera, gli archi rampanti e l’inedito lunotto verticale.
Uno degli elementi innovativi della 296 GTB è l’abitacolo che si distingue rispetto alle altre sportive Ferrari per la sua architettura a visiera. Altra caratteristica della Ferrari 296 GTB è la coda tronca, superficie ricavata dal pieno che esalta la compattezza dei volumi.
Presente eManettino come su SF90 Stradale
Il sistema ibrido plug-in presente sulla SF90 Stradale è ripreso anche sulla 296 GTB. E’ stato infatti installato un selettore per la gestione dei flussi energetici denominato eManettino accanto al tradizionale Manettino dei controlli di dinamica veicolo. L’eManettino comprende quattro modalità di funzionamento selezionabili tramite comandi al volante.
eDrive: il motore termico è spento e la trazione è affidata all’ assale posteriore; con batteria carica permette di percorrere un massimo di 25 km a una velocità non superiore a 135 km/h .
Hybrid (modalità predefinita all’accensione): i flussi di potenza ottimizzano l’efficienza del sistema e la logica di controllo decide autonomamente se accendere o spegnere il motore termico. Se acceso, quest’ultimo è in grado di erogare la massima potenza e prestazioni.
Performance: il motore endotermico è sempre acceso e favorisce il mantenimento di carica all’efficienza, così da garantire piena disponibilità di potenza. È la modalità da preferire quando si vogliono privilegiare le emozioni di guida.
Qualify: privilegia le massime prestazioni al mantenimento della carica della batteria.
Il motore di Ferrari 296 GTB
La nuova 296 GTB vanta un 2.9 turbo a 120 gradi da 663 cavalli abbinato a un motore elettrico in grado di erogare 122 kW (167 CV) aggiuntivi.
L’autonomia in full electric è di 25 km mentre le performance parlano di uno scatto da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e una velocità massima di 330 km/h (limitata a 135 km quando si mette l’eManettino in in modalità eDrive).
Il tutto abbinato al cambio DCT a 8 rapporti con Ediff. Il motore elettrico è posizionato al posteriore mentre tra quello termico e il cambio c’è l’unità MGU (Motor Generator Unit, Kinetic) in asse con il V6. La batteria ad alto voltaggio è invece da 7,45 kWh.
La nuova supersportiva è proposta con prezzi a partire da 269.000 euro e le consegne inizieranno nei primi mesi del 2022.