Spesso quando siamo in macchina teniamo dei comportamenti sbagliati, dimenticando che si corrono dei rischi. Ecco cosa non si deve fare.
In Italia si dice che finché non ci scappa il morto, non si fa nulla per modificare ciò che non funziona. Non vogliamo spingerci così oltre, ma chissà che una sola immagine possa convincere tutti coloro che vanno in macchina ad abbandonare le vecchie ed errate abitudini.
La scena la si osserva più di sovente in estate, quando la gente si mette in viaggio direzione luoghi di villeggiatura con magari centinaia di chilometri da compiere sotto il sole. Molti lo fanno senza rendersi conto dei pericoli e di ciò che si può provocare con l’avventatezza.
Abitudini sbagliate in auto, a cosa stare attenti
Il cattivo costume di appoggiare i pedi sul cruscotto è negativo per due motivi: intanto non è bello per il proprietario vedere qualcuno con le scarpe su un parte così delicata del veicolo, in secondo luogo in caso di incidente può essere origine di guai seri.
Questo soprattutto se l’impatto è rilevante e scoppiano gli airbag. Per scoraggiare i passeggeri a tenere tale posizione, è bene dunque mostrare una radiografia di qualcuno vittima di un sinistro che nel momento del botto con l’altra macchina aveva gli arti inferiori sollevati. L’episodio che sta facendo scuola ha visto come sfortunata protagonista una donna della Georgia, America, che, incurante, si era seduta bella comoda come fosse a casa sua, con i piedi sulla scrivania. Ebbene, l’esito è stato di molteplici fratture, in particolare al femore, un fianco è finito fuori dall’orbita e l’altro è uscito dalla sede. Stando a quanto stabilito dalle forze dell’ordine, i danni riportati dalla signora sarebbero di natura invalidante e non potranno essere risolti.
Secondo il racconto del Daily Mail, Audra Tatum, originaria di Chickamauga, è stata dichiarata ufficialmente disabile dal quel terribile giorno del 2015 in cui, prendendo sottogamba le possibili conseguenze, appoggio i piedi sul cruscotto della vettura su cui si trovava.
Come detto in quell’occasione il veicolo si trovò coinvolto in uno scontro di lieve e entità, ma se se tutti gli altri presenti in abitacolo se la cavarono con qualche graffio o livido, per lei arrivò, oltre quanto già illustrato pure la rottura del naso e della caviglia in ben quattro punti a seguito dello scoppio dell’airbag.
“Tutta la parte destra del mio corpo è finita ko per colpa della mia ignoranza. Non essendo superman non sono riuscita a tirare giù il piede in tempo“, ha affermato lei, che di lavoro, faceva proprio la soccorritrice, e per questa ragione non ha più potuto farlo.
Per cercare di far comprendere ai viaggiatori la serietà della questione, qualche tempo fa i vigili del fuoco di Chattanooga, Tennessee, avevano pubblicato un post su Facebook in cui si spiegava che “le sacche d’aria” si attivano quando il crash avviene ad una velocità compresa tra i 160 e i 354 km/h, di conseguenza il pericolo è di veder finire le proprie ginocchia dritte negli occhi.
Il suggerimento è dunque di stare seduti composti, con il sedile dritto e piedi bien piantati a terra.