Brutto fallimento per le automobili a metano, e quelle a GPL potrebbero essere le prossime. I numeri parlano chiaro.
Sostenibilità e convenienza sono due parole chiave nell’industria dei motori odierna. Le case automobilistiche stanno lavorando per far si che i propri modelli abbiano un impatto sempre inferiore sull’ambiente, anche spinte dalla linea scelta dalle istituzioni, che privilegiano sempre più i modelli a zero emissioni. Dall’altro lato le aziende devono però trovare un delicato equilibrio tra i costi e i ricavi, vista la difficoltà delle auto elettriche sul mercato (in virtù degli alti costi di produzione e di conseguenza di listino faticano a fare presa sulla clientela). Proprio questo punto ha creato non poche difficoltà a diverse aziende, che si sono trovate a dover fronteggiare importanti perdite.
Nonostante queste difficoltà le auto elettriche sono il futuro, e le aziende stanno continuando ad investire sempre più risorse in questo settore. I modelli a motore a combustione stanno trovando sempre minore spazio, anche per via della decisione dell’Unione Europea di bandire i motori tradizionali a partire dal 2035. Nonostante le perplessità che giungono da più parti in virtù delle difficoltà dell’elettrico, le istituzioni non sembrano intenzionate a fare marcia indietro su questo punto. Tutta questa situazione, però, sta avendo dei risvolti inaspettati sul mercato.
Metano in crisi: nessuna immatricolazione a Novembre
Detto delle auto elettriche, che continuano a faticare nonostante le tante risorse spese dalle aziende, fa sicuramente riflettere vedere il dato del mese di Novembre legato alle vendite delle auto a metano. L’esito è impietoso: lo scorso mese non è stato venduto nessun modello nel nostro paese con quel tipo di carburante. Questo nonostante il metano sia tutto sommato abbastanza sostenibile e non eccessivamente costoso. Sembra, insomma, la fine di un’era per queste auto che avevano vissuto una vera epoca di gloria non più tardi di 10/15 anni fa.
I motivi di questo tracollo sono da riscontrare proprio nelle dinamiche illustrate in precedenza: vista l’incertezza legata ai motori a combustione, le aziende hanno tagliato molto dei propri investimenti per questi modelli. E quelli rimasti sono stati ovviamente indirizzati verso benzina e diesel. Il metano, non facendo registrare gli stessi numeri di vendita, è rimasto indietro, e oggi si trova ad essere utilizzato in pochi modelli, e la maggior parte piuttosto datati. Ecco perché la domanda è a zero. Un vero peccato per questo tipo di motorizzazione. E in molti sono pronti a scommettere che il prossimo a scomparire sarà il GPL. Non resta che aspettare l’evolversi della situaizone.
