In Australia Max Verstappen è stato costretto a ritirarsi, e adesso c’è il rebus da sciogliere riguardo a cosa lo ha fermato.
Max Verstappen, nelle prime tornate di gara, ha dovuto dire addio a una corsa finita ancora prima di iniziare. Il campione del mondo in carica, dopo la solita brillante partenza dalla pole position, è stato costretto a subire un sorpasso valido per la leadership della gara da Carlos Sainz e poi ad abbandonare definitivamente un GP che l’anno scorso aveva vinto in maniera a dir poco netta. Detto questo, cosa ha effettivamente fermato il fuoriclasse della Red Bull? Nelle prossime righe cercheremo di capirlo.
A quanto pare, Max Verstappen ha avuto un problema ai freni. A differenza di quanto accaduto in Bahrain alla Ferrari, Brembo non c’entra né direttamente né indirettamente. Verstappen ha cercato di spiegare che il freno posteriore destro era sempre attivato e ciò ha causato il problema. Effettivamente, pensandoci bene, fin dalla partenza sulla sua monoposto le pastiglie del freno posteriore destro non erano risultate essere perfettamente a riposo.
La pinza continuava a esercitare pressione e a premere contro il disco. L’attrito ha cominciato a generare calore in frenata e non solo, rendendo la gara di Verstappen un vero e proprio calvario. Le temperature sono aumentate, hanno impattato sul freno e sulle pressioni della gomma fino a rendere la guidabilità della RB20 ai limiti del possibile. Dopo pochi giri si è arrivati addirittura al raggiungimento di un principio di incendio, ma anche al cedimento di vari componenti interni alla ruota. Verstappen è stato conseguentemente costretto al ritiro.
Brembo ha già precisato che la pinza non è rimasta azionata dopo la partenza a causa di un difetto nei propri componenti. La Red Bull sta ancora analizzando tutto quanto, anche se pare che ciò che ha scatenato il ritiro di Verstappen sia stato un malfunzionamento nella linea idraulica posteriore destra della vettura. Questa trasferisce la pressione dell’attuatore freno del brake by wire fino alla pinza, premendo le pastiglie contro il disco. Si tratta, però, solo di una possibilità al momento. Deve essere tutto confermato, anche se la strada percorsa in queste ore porta dritta verso un problema di affidabilità della Red Bull. Non qualcosa che rende effettivamente contenta l’azienda anglo austriaca, ma che allo stesso tempo può indubbiamente capitare.