La F1 introdurrà una grande novità in quel di Singapore, con i rivali della Red Bull che sognano di farsi sotto. Cosa cambierà.
Il mondiale di F1 sbarca a Singapore per il 15esimo atto stagionale, con la Red Bull che ha la possibilità di chiudere i conti per ciò che riguarda il titolo costruttori. In caso di successo a Marina Bay, il team di Milton Keynes siglerebbe il nuovo record di mondiale vinto con più gare di anticipo nella storia, dal momento che in seguito mancheranno altri 7 appuntamenti.
Per farcela, il team di Milton Keynes deve fare doppietta, con entrambe le Mercedes fuori dai punti. Dunque, non si tratta di un’impresa facile, ma è molto più probabile che ce la faccia una settimana più tardi a Suzuka, a casa della Honda che fornisce le power unit, ed anche in quel caso sarebbe record, visto che mancherebbero ancora 6 gare alla fine.
La Red Bull ha imposto un dominio totale su questa F1 ad effetto suolo, con Adrian Newey che si è confermato un genio su questa tecnologia. Tuttavia, la FIA potrebbe modificare le carte con una novità regolamentare che verrà introdotta proprio a Singapore, che si preannuncia essere una gara molto interessante anche da questo punto di vista.
F1, ecco la grande novità della direttiva TD018
Da qualche giorno si parla senza sosta della direttiva tecnica TD038, che verrà applicata su tutte le monoposto che partecipano al mondiale di F1. L’obiettivo è quello di dare un giro di vite sulle ali flessibili, in modo da far rispettare l’articolo 3.2.2 del regolamento tecnico. Secondo quanto emerso, la FIA andrà ad effettuare dei controlli molto più rigidi per far sì che ogni elemento aerodinamico collegato alla carrozzeria non fletta.
Secondo le indiscrezioni, le più colpite dalla direttiva dovrebbero essere Red Bull e Mercedes, squadre che hanno sempre giocato con la flessibilità delle ali, ed i controlli saranno sia all’anteriore che al posteriore. Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, la nuova direttiva non è però una vera e propria modifica al regolamento, ma ha una funzione consultiva, in base a quanto dichiarato da Tim Goss, il direttore tecnico della Federazione Internazionale.
Ecco le sue parole: “Non vogliamo vedere che la giunzione di un profilo alare posteriore e la paratia laterale sia disaccoppiata in modo da ruotare attorno ad un perno o che possa spostarsi in su ed in giù“. Dunque, non è proprio corretto definire questa direttiva tecnica una vera e propria nuova regola, ma è chiaro che ciò che conta è l’effetto che avrà sui risultati sportivi.
Christian Horner aveva detto che la modifica non è una cosa che riguarda la Red Bull, come se già sapesse che questa novità non influenzerà le prestazioni della RB19. Per il bene della F1 ce lo dobbiamo augurare, perché se davvero le prestazioni dell’auto che ha dominato la stagione dovessero calare, ormai a campionato finito, sarebbe il caos più assoluto.