Montecarlo è uno dei Gran Premi storici della F1 e purtroppo anche qui non sono di certo mancati i gravi incidenti per i piloti.
Sicuramente è uno dei Gran Premi più discussi e chiacchierati quello del Principato di Monaco, ma allo stesso tempo è tra i più affascinanti. Montecarlo, con le sue curve e le strade strette, permette così di assistere al massimo della tecnica per poter arrivare fino al traguardo.
Un tracciato che permette di fa riaffiorare alla mente una serie di straordinari ricordi, partendo dal sei volte vincitore del circuito, quell’Ayrton Senna che è il numero uno in assoluto. Il brasiliano si vede conoscere al grande pubblico proprio grazie a una prova sontuosa con la Toleman nel 1984, ma interruppero la gara a causa della troppa pioggia con la rimonta sulla McLaren di Alain Prost che entrò comunque nella leggenda.
Storico anche il “Baffo maledetto di Monaco”, quel Graham Hill che con il suo fare da nobile inglese vinse in ben 5 occasioni negli anni ’60. L’inglese per anni è stato considerato il pilota per eccellenza su Monaco, un vero e proprio padrone di casa.
Da qualche anno a questa parte il Principato non ha un vero padrone, infatti continuano a cambiare i vincitori. La Red Bull sta imponendo il proprio dominio, con tre successi negli ultimi quattro anni, con Ricciardo, Verstappen e Perez, mentre la Ferrari manca il trionfo dal 2017 con Sebastian Vettel. A Monaco però non ci sono stati solamente grandi momenti, ma anche attimi di terrore, con alcuni incidenti che sono entrati tristemente nella storia.
Dalla morte di Bandini all’incidente di Leclerc: quanta paura a Monaco
Il momento più drammatico nella storia del Gran Premio di Monaco è senza discussione avvenuto nel 1967. Al tempo i sistemi di sicurezza erano davvero minimi, con la divisoria tra la strada e il mare che in certi punti era dettato solo da delle balle di fieno. Furono proprio queste a causare la morte del pilota della Ferrari Lorenzo Bandini.
La sua vettura toccò una bitta che si trovava sulla strada, perse il controllo dell’auto e prese fuoco, ma entrando a contatto con le balle di fieno divenne impossibile estrarlo in breve tempo. Rimase immerso tra le fiamme per diversi minuti e quando venne estratto le sue condizioni erano disperate. Lo portarono in ospedale, ma le sue ustioni erano tali da rendere vano qualsiasi tentativo e purtroppo morì.
Non ci sono state altre morti in F1 a Montecarlo, ma negli ultimi anni ci sono stati altri momenti particolari. Spettacolare l’incidente nelle prove libere di Fernando Alonso nel 2010 con la sua Ferrari e ancora più incredibile lo schianto della Sauber di Perez nel 2011.
Memorabile anche il caso di Charles Leclerc nel 2019, quando provò la pazza rimonta superando da vero fenomeno Norris e Grosjean. Peccato che a un certo punto i suoi pazzi sorpassi si interruppero a causa dello scontro contro Nico Hulkenberg che ne decretarono il ritiro. Ancora più clamoroso il suo schianto contro il muretto nelle qualifiche del 2021, con Charles che ottenne la Pole ma danneggiò la macchina al punto tale da non poter partire il giorno seguente. Tanta gioia e dunque anche tanta paura durante i GP di Monaco