Lewis Hamilton non ha vissuto una stagione semplice alla guida della sua Mercedes, e ha ammesso che non gli era mai successo.
Lewis Hamilton è uno dei più grandi campioni della storia della Formula Uno. Promesso sposo della Ferrari nel 2025, a meno di due week end dalla fine della sua carriera in Mercedes il sette volte campione del mondo cercherà in tutti i modi di concludere al emglio un’avventura indimenticabile.
Anche se, purtroppo, ultimamente sembra non riuscire a estrarre il potenziale massimo dalla sua vettura. Non solo in Qatar, dove sia nella qualifica della Sprint Race che in quella della gara domenicale ha reso decisamente meno del compagno di squadra George Russell; il trend delicato di cui vi stiamo parlando dura ormai da un po’ di prove ufficiali, il che è sorprendente visto e considerato che stiamo parlando del più grande poleman della storia della classe regina del motorsport.
In Qatar Lewis Hamilton ha riscontrato non poche difficoltà, e purtroppo non è la prima volta. Anche in Arabia Saudita, dove il campionissimo della Mercedes aveva mostrato un passo gara straordinario, la situazione non è variata di un millimetro in qualifica. I risultati sono un po’ lo specchio dell’attuale stato di forma dell’ex McLaren, specialmente rispetto al suo compagno di squadra; George Russell, in effetti, è spesso stato molto competitivo prima della gara, al contrario del più blasonato partner di scuderia.
Proprio a proposito di ciò, Hamilton ha parlato post qualifiche, ammettendo di non riuscire a trovare una risposta riguardo a questa problematica, che fra le altre cose trasforma quasi tutti i suoi fine settimana in salite quasi impossibili da scavalcare. Le sue parole: “Non so spiegare perché sono mezzo secondo dietro al mio compagno di squadra, non essendomi successo in tutta la carriera”. Sir lewis ha precisato che non ci sono problemi con la sua monoposto, dato che pare vada genuinamente, ammettendo di aver dato tutto in Qatar.
L’asso inglese, infatti, precisa che “i giri mi sembravano buoni, ma quando ho tagliato il traguardo ero lento”. Queste dichiarazioni potrebbero spaventare più di un tifoso Ferrari, tuttavia è bene ricordarsi non solo del fuoriclasse di cui stiamo parlando, ma anche del fatto che un momento no può assolutamente capitare. Magari, grazie alla nuova esperienza in rosso, le cose prenderanno una piega decisamente diversa e assolutamente più eccitante: anche i più grandi capitani, a volte, hanno bisogno di cambiare rotta.