Durante una gara di Formula Uno anche i gesti più classici possono diventare molto difficili da compiere: ecco fanno i piloti a bere quando non ce la fanno più a sopportare il caldo e la disidratazione nell’abitacolo.
Essere un atleta professionista di qualsiasi sport comporta innumerevoli sacrifici: nel caso di un pilota che corre nel campionato di Formula Uno poi questo concetto viene estremizzato con casi documentati di atleti che hanno dovuto sopportare sforzi fisiologici impressionanti, sostenendo la fatica fino quasi a svenire, ferite ed infortuni e addirittura nel peggiore dei casi andando di corpo nella vettura perchè non potevano interrompere la garra.
Proprio parlando di bisogni innati e fisiologici, anche bere diventa un problema: in passato soprattutto durante le gare cittadine in cui la temperatura dell’asfalto aumenta in modo esponenziale i piloti sono arrivati letteralmente a perdere peso durante la gara per la perdita di liquidi. Rimanere idratati quando si guida una vettura da Formula Uno è una faccenda seria, ma come si può fare?
Tanto per cominciare, i piloti si preparano attivamente alle peggiori temperature possibili, caldo incluso, così il loro corpo è in grado di adattarsi per tempo ad un’eventuale gara in cui l’aridità diventa insostenibile per un atleta poco allenato. Saune e assunzione di liquidi prima della gara aiutano ma capita comunque di tanto in tanto che i piloti debbano bere in gara.
Idratarsi è bene
Nel corso degli anni la scienza che cura la nutrizione e la tecnologia sono evolute di pari passo per dare contemporaneamente ai piloti bevande capaci di mantenere l’omeostasi corporea e la possibilità di bere nell’abitacolo quando le temperature raggiungono o superano i trenta gradi e il pilota rischia anche di svenire per i troppi liquidi persi durante la prestazione sportiva.
A bordo della monoposto di un pilota si trova una bevanda a base di magnesio, sali e sodio che permette al guidatore di rimanere idratato anche nelle peggiori condizioni ambientali laddove l’acqua soltanto non basterebbe per evitare di perdere troppi liquidi. Per bere, al pilota non serve che un dito: basta pigiare un pulsante con scritto “drink” posizionato sul cruscotto.
Sotto il casco è assicurata una cannuccia collegata alla borraccia di bordo che permette al pilota di bere quando più ne ha bisogno. Un ottimo sistema per evitare – come succedeva nelle gare tanti anni fa – che un pilota debba fermarsi per idratarsi o addirittura arrivare al traguardo completamente sfinito.