Un ex carrozziere in pensione è stato denunciato per aver clonato la sua vettura creando un modello identico per non pagare la seconda assicurazione.
Immaginate di avere due auto identiche a disposizione per la vostra famiglia, ma pagando una sola polizza assicurativa ed un solo bollo con risparmi considerevoli. Non è la trama di un film, ma quanto ha pensato di mettere in atto un carrozziere in pensione che ha deciso di clonare la sua vettura, una Fiat Punto di seconda generazione.
L’ex carrozziere, grazie alla sua abilità ed esperienza nel settore, era riuscito a creare un clone perfetto della sua vettura: stesso modello, stesso colore e stesso numero di targa, ma un’unica assicurazione. Due utilitarie con cui circolava tranquillamente in città. A scoprire la truffa sono stati gli uomini della Guardia di Finanza che hanno posto sotto sequestro la Punto clonata. Per l’ex carrozziere è, invece, scattata la denuncia per contraffazione di certificati amministrativi e contraffazione e utilizzo di impronte dello Stato.
Casarano, clona l’auto per non pagare la seconda assicurazione: la scoperta della Finanza
Aveva clonato la sua vettura creandone un modello praticamente identico per non pagare la seconda assicurazione. Questo il sistema architettato da un ex carrozziere in pensione di Casarano, centro della provincia di Lecce, e scoperto dagli uomini della Guardia di Finanza della Tenenza locale.
Stando a quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, come riportano i colleghi dell’Ansa e alcune fonti locali, l’ex carrozziere avrebbe recuperato un modello simile alla sua utilitaria, una Fiat Punto seconda serie di colore nero, probabilmente presso un demolitore. In seguito, sfruttando la sua esperienza e le conoscenze in ambito di motori, è riuscito a renderla praticamente alla sua auto dotandola della stessa targa, realizzate in vetroresina, ma priva delle targhette identificative nel vano motore.
Due vetture identiche, dunque, a disposizione dei membri del nucleo familiare dell’uomo che circolavano liberamente per Casarano ed in zona, ma pagando una sola polizza assicurativa ed un solo bollo. Un sistema, dunque, illecito per non pagare la seconda assicurazione, scoperto dalla Guardia di Finanza nell’ambito dei controlli sul territorio disposti dal Comando Provinciale di Lecce. Ad insospettire i militari sono stati i dettagli del veicolo clonato, ovvero l’assenza delle targhette identificative nel vano motore che hanno portato ad accertare che si trattava di un telaio ribattuto.
Sequestrata l’auto “gemella” dalla Finanza
La Guardia di Finanza, su disposizione dell’autorità giudiziaria, avvisata dell’accaduto, ha subito provveduto a sequestrare la Fiat Punto clonata, mentre per l’ex carrozziere è scattata una denuncia, sempre come riporta la redazione dell’Ansa, per contraffazione di certificati amministrativi e contraffazione e utilizzo di impronte dello Stato.