Quando si vuole acquistare un’auto usata o vendere la propria, la prima informazione da trovare, probabilmente la più importante, è quanto vale sul mercato l’auto in questione. Generalmente ci si rivolge ai listini pubblicati da alcune riviste specializzate. Anche alcune assicurazioni ne tengono conto. Tuttavia esiste un listino adottato da tutti gli operatori del settore, che quindi assume un carattere presso che ufficiale. Poiché la maggior parte delle compravendite sull’usato avviene rivolgendosi ad un concessionario, ecco che la sua utilità diventa evidente anche per i privati. Questo listino si chiama Eurotax. I privati possono consultarlo, a pagamento, in due modi: acquistando in edicola una specifica rivista specializzata o tramite alcuni precisi siti internet dove si può comprare una singola quotazione, pagando con carta di credito. Una rapida ricerca sulla rete permetterà di trovare esattamente questi siti.
Tale quotazione è utile anche nel caso in cui la nostra compagnia di assicurazione deve pagarci un risarcimento, ad esempio per il furto o l’incendio della vettura. In questo modo possiamo facilmente confrontare il preventivo dell’assicurazione con la quotazione ufficiale, del resto adottata dalla generalità delle compagnie stesse. Eurotax è specializzata anche nella quotazione delle moto, dei camper, degli scooter, così come esiste un listino dell’usato, anche per le barche e la nautica in generale.
COME VIENE CALCOLATO IL PREZZO
Quando si fa riferimento alle quotazioni Eurotax, l’usato segue due differenti valutazioni legate a due listini separati, riconoscibili entrambi dal colore della copertina che li racchiude, il giallo e il blu. Il giallo è il prezzo di acquisto dell’auto DA un concessionario; il blu è il prezzo di vendita AD un concessionario. Ovviamente il prezzo riportato sul listino giallo sarà sempre superiore a quello blu, poiché il concessionario deve applicare il proprio margine di guadagno.
Il listino Eurotax tiene conto di diversi parametri per valutare l’auto. In genere, partendo dal prezzo di listino originario, si tiene conto di una tabella standard di chilometraggio annuo per calcolarne l’usura; per esempio, 10.000 Km all’anno per un’utilitaria a benzina, oppure 25.000 Km annui per una media cilindrata diesel. I chilometri percorsi in più o in meno rispetto alla media andranno a diminuire o aumentare il valore dell’auto specifica. Così come la presenza di eventuali optional, ognuno dei quali ha un ben determinato valore.
LEGGI ANCHE: Auto usate a meno di 10.000 euro, le migliori