Se dovete affrontare l’esame per la patente e non volete farvi trovare impreparati, in questa guida troverete tutto ciò che riguarda le differenti tipologie di patenti di guida e lo svolgimento dei diversi test a cui verrete sottoposti.
La tensione per un esame di guida, a prescindere della tipologia di patente che necessitiamo, è sempre un’ aspetto che può mettere a dura prova, sopratutto quando non si sa a cosa si va incontro.
Per fortuna l’effetto sorpresa di un’esame di guida può essere abolito informandosi su come si svolgerà e quali saranno gli step da superare per il conseguimento dell’abilitazione alla guida.
Proprio per questo motivo, tratteremo le differenti tipologie di patente e daremo uno sguardo a come si svolgono i differenti esami.
L’esame per ottenere la patente AM è il primo esame di guida che si può ottenere in quanto l’età minima richiesta è di 14 anni e si tratta di un’abilitazione per guidare i ciclomotori.
In gergo anche chiamato patentino, da la possibilità di guidare tutti i mezzi aventi 2 o 3 ruote o le cosiddette mini-car aventi cilindrata pari o inferiori a 50 cc e che non superino la velocità massima di 45 km/h.
L’esame inizialmente prevede una prova teorica strutturata in 30 domande con risposte vero falso. L’esame si dovrà eseguire in 25 minuti e con un margine di 3 errori.
Gli argomenti prevedono segnaletiche, sistemi di sicurezza e codice della strada come accade anche negli esami di altre tipologie.
Successivamente, una volta superato il quiz, si passerà all’esame pratico che può essere sostenuto solo quando sarà trascorso un mese dall’esame teorico.
La pratica è divisa in due fasi nella quale sarà testata la capacità di guida del candidato.
Nella prima fase il candidato dovrà eseguire determinate manovre in base alla tipologia di mezzo per la quale si vuol prendere la patente.
Questa fase si svolgerà in un’area appositamente attrezzata per la verifica e sarà un percorso chiuso al traffico.
La prova prevede uno slalom, un otto, una frenata ed un passaggio in corridoio stretto per mettere alla prova l’equilibrio e la precisione del guidatore.
Nella seconda fase invece, si passerà su strada e saranno esaminati gli atteggiamenti di guida nel traffico reale.
Da questo momento saranno testati differenti aspetti come la partenza da fermo, la conoscenza delle precedenze, la guida in curva o su rettilineo e la capacità di sorpassare ostacoli o ove possibile altri veicoli.
Le patenti incluse nella categoria A servono esclusivamente per poter guidare moto e motocicli ed in base al tipo di moto, cilindrata ed età del conducente ci sarà bisogno di patente A, A1 o A2.
La patente A che è indicata come A3 si può conseguire non prima dei 24 anni di età e una volta ottenuta si possono guidare tutte le tipologie di moto senza limitazioni.
Per quanto riguarda la patente A1 invece, si può ottenere già dai 16 anni di età e consente di guidare motocicli di cilindrata massima di 125 cm³, con una potenza massima di 11 kW ed un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg.
Infine la patente A2 da la possibilità di guidare dai 18 anni di età, motocicli di potenza non superiore a 35 kW con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg
Ma vediamo ora come si svolge l’esame per ottenere la patente di tipologia A, A1 o A2.
Ovviamente come tutti gli esami di guida per ottenere la patente, anche questo sarà suddiviso in due parti, quello teorico (non necessario se si possiede già un’altra patente di tipo A o B) e l’esame pratico.
La teoria per la patente prevede un quiz per la categoria A composto da 40 domande vero o falso, da eseguire in 30 minuti di tempo e sono consentiti massimo 4 errori.
Le domande del quiz riguarderanno ovviamente il codice della strada, la segnaletica e i dispositivi di sicurezza per la guida.
Una volta superato il quiz teorico, si passerà alla pratica che per la patente di categoria A che si suddivide in 3 fasi che vedremo qui di seguito.
La prima fase prevede di indossare correttamente tutti i dispositivi di protezione.
Inoltre potrebbero essere poste delle domande per verificare la conoscenza sulla manutenzione del mezzo.
Una volta superato questo scoglio, si passa alla pratica vera e propria ovvero lo slalom lento.
In questo tragitto dovranno percorrere due differenti percorsi delimitati in un tempo prestabilito che prevede un minimo di 15 secondi.
Passiamo poi alla seconda fase in cui il conducente dovrà effettuare uno slalom veloce in un tempo massimo di 25 secondi, effettuando una curva parabolica e, una volta superati i coni, arrestarsi con la ruota anteriore in un punto delimitato.
La terza ed ultima fase infine, prevede un test su strada in cui l’esaminatore seguirà in auto il candidato con il suo motociclo, segnalandogli su come procedere.
Questa terza fase servirà all’esaminatore per capire il comportamento del candidato in situazioni di traffico.
La patente B come anche la A di cui abbiamo appena parlato, si suddivide in 3 categorie: B, B1 e BE.
La patente B, quella che permette di guidare l’automobile per intenderci, può essere conseguita dai 18 anni in poi.
Nello specifico, la patente B permette di guidare veicoli con un peso fino a 3,5 tonnellate e 9 passeggeri (conducente compreso), questo consente anche la guida di veicoli agricoli e mezzi di emergenza a patto che rispettino le condizioni appena citate.
Per quanto riguarda la patente B1 invece, è richiesta un’eta minima di 16 anni e permette la guida di mezzi non leggeri sino ad un peso massimo di 450 Kg per il trasporto di persone e 600 Kg per il trasporto merce.
Infine la categoria BE consente di guidare un messo con un peso massimo di 3500 Kg.
Nel caso in cui venisse richiesta la revisione della patente si dovrà sostenere nuovamente l’esame teorico di guida, cosa che non succede invece per il rinnovo della patente.
L’esame per conseguire l’abilitazione alla guida con patente di categoria B si svolge anch’esso attraverso un esame teorico ed uno pratico.
Durante l’esame teorico il candidato verrà sottoposto ad un quiz per la patente B che prevede 40 domande a risposta vero o falso da concludersi in un temo stabilito di 30 minuti e sono concessi un massimo di 4 errori.
Anche in questo caso le domande verteranno sul codice della strada, segnaletiche e dispositivi di sicurezza.
Una volta superato l’esame teorico, ci sarà la prova pratica nella quale inizialmente il candidato dovrà dimostrare di conoscere le norme di sicurezza prima di partire (cinture, specchietto ecc.).
Una volta fatto ciò, l’esaminatore potrà chiedere di effettuare precise manovre (almeno due) come ad esempio l’inversione di marcia o una frenata di precisione.
Infine l’esame si sposterà su strada, in condizione di traffico reale in cui l’esaminatore potrà richiedere le manovre che ritiene opportune, come un parcheggio, una svolta e così via.
Le patenti di categoria C e C1, per essere conseguite prevedono un’età minima di 18 anni e la patente di guida B già acquisita e non possono essere guidati tutti i mezzi di categoria sino ai 21 anni di età.
La categoria C permette la guida di veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate a pieno carico, adibiti esclusivamente al trasporto merci.
Invece, con la C1 è possibile guidare mezzi con una massa compresa tra 3,5 e 7,5 tonnellate.
Anche in questo caso, l’esame sarà suddiviso in parte teorica in cui il candidato sarà sottoposto ad un quiz di 40 domande con risposta vero falso, da concludersi entro i 30 minuti di tempo e con un margine di 4 errori al massimo.
Mentre invece la parte pratica, si svolgerà in 3 differenti fasi. Nella prima verrà richiesta la preparazione del veicolo ed eventuali domande orali su manutenzione e uso dei comandi del mezzo.
Subito dopo, nella seconda fase saranno richieste invece delle manovre come l’aggancio e sgancio del rimorchio, un parcheggio in sicurezza per le attività di scarico e carico merci o una marcia indietro.
Infine arriviamo alla prova su strada che si svolgerà con un veicolo della categoria corrispondente alla patente che si sta conseguendo.
Infine se avete bisogno di conseguire la patente di categoria D, dovete sapere che esistono la patente D o D1, entrambe consentono di guidare veicoli adibiti al trasporto persone.
Per la patente di categoria D occorre aver compiuto 24 anni di età e permette di trasportare mezzi ad uso privato che possono ospitare più di 9 passeggeri.
Invece per conseguire la patente D1 è necessario aver compiuto 21 anni e con questa abilitazione potrete guidare mezzi ad uso con un numero di passeggeri compresi tra 9 e 17.
Entrambe le categorie permettono di trainare anche un rimorchio leggero e per entrambe è necessaria la certificazione CQC per guidare trasporti pubblici.
Anche in questo caso abbiamo una parte teorica ed una pratica, per l’esame di teoria, come negli altri casi occorrerà superare un quiz di 40 domande vero falso in 30 minuti con un margine di 4 errori.
Una volta terminata la parte teorica, si passerà all’esame di guida vero e proprio.
La pratica si svolge in maniera uguale all’esame per la patente C, di cui abbiamo appena parlato, con la differenza che verrà utilizzato un mezzo di categoria D o D1.