Grosse novità in vista per il prossimo futuro, con Elon Musk che rischia di vedere saltare l’affare per colpa dell’Italia.
Sta continuando il processo di espansione da parte di Elon Musk, con il CEO di Tesla che ha dimostrato in questi anni di poter elevare le prestazioni delle sue auto elettriche come forse nessuno aveva mai immaginato. Il colosso americano è diventato uno dei più blasonati in tutto il mondo, con la sua intenzione che è quella di dare vita a diversi accordi con l’Italia.
Si sa che il Governo sarebbe al settimo cielo nel caso in cui Tesla avesse modo di dare vita alla propria gigafactory in Italia, con questa che darebbe vita a una concorrenza interna che farebbe solo del bene al settore. In un economia come quella nella quale ci troviamo, il libero mercato ha necessità assoluta di concorrenza interna.
Inoltre non si deve dimenticare come l’Unione Europea stia continuando a spingere fortemente verso le auto elettriche, il che rappresenta il grande sogno di Elon Musk. Per questo motivo sono tanti coloro che stanno cercando di siglare degli accordi in modo tale da poter limitare i danni per quanto riguarda le sanzioni, anche se questa decisione ha fatto storcere il naso a molti.
L’intento del Governo italiano era quello di anticipare i tempi per la rinegoziazione del Green Deal europeo, ovvero il progetto che porterebbe le case automobilistiche a poter immatricolare solo auto elettriche dal 2035 in poi. Una scelta che però non sta portando ai risultati sperati e inoltre il 2025 è un anno cruciale, visto come le vendite dovranno stanziarsi con una media di 95 g/km di CO2.
Un valore che imporrebbe dunque una vendita di almeno il 24% del computo totale di auto elettriche, il che è follia al momento visto come il mercato si stanzia circa sul 4%. Per questo motivo sono tantissimi i gruppi che si sono legati a Tesla per creare un pool comune di emissioni ed evitare le sanzioni. Adolfo Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sottolinea come questa sia un’azione folle e che vada cambiata.
“Dobbiamo cambiare fin da subito le regole del Grean Deal: siamo al paradosso, siamo alla follia, alla tempesta perfetta. Per evitare multe miliardarie in vigore dal primo gennaio, le case hanno ridotto la produzione di auto termiche e ora comprano crediti di CO2 da marchi americani o cinesi”. Queste le parole di Urso in Senato e sicuramente ci si augura un cambiamento tempestivo.