Le recenti dichiarazioni su Elkann stanno facendo il giro del web. La sua creatività sembra essere fuori discussione.
Sin da quando Gianni Agnelli ci ha lasciati, si fa un gran parlare di come la sua eredità, professionale ed economica, venga utilizzata da parte dei suoi nipoti. Questi ultimi, John e Lapo Elkann, hanno avuto nel tempo dei ruoli chiave all’interno del Gruppo Fiat, marchio inglobato nel 2021 all’interno di Stellantis.
Al momento, il presidente di Ferrari S.p.A., Ferrari N.V. e della Fondazione Giovanni Agnelli è proprio John Philip Jacob Elkann. Suo fratello minore, invece, ha lasciato il marchio automobilistico di famiglia e oggi è il maggior azionista di Italia Independent Group, ma anche presidente della Garage Italia Customs Independent Ideas. Lapo è finito spesso sulle pagine di cronaca per alcune vicissitudini criticabili inerenti alla vita mondana, ma il suo talento non è mai stato messo in discussione.
A dimostrazione di quanto sia stato capace nel mondo imprenditoriale, c’è anche un premio vinto nel 2013, lo Young Leader & Excellence Award per la Automotive Hall of Fame. Lapo è stato il primo facente parte della famiglia a vincerlo dopo il suo trisavolo Giovanni Agnelli. Recentemente, alcune dichiarazioni rilasciate dal politico ed ex ministro dello sviluppo economico sotto il Governo Renzi, Carlo Calenda, ne hanno tessuto le sue capacità imprenditoriali, ma in special modo per quanto riguarda le sue scelte sul design e i materiali nel settore automobilistico.
Elkann, secondo Calenda è un creativo
L’ex ministro dello sviluppo economico e Lapo Elkann hanno instaurato nel tempo un’amicizia parecchio profonda. I due hanno vissuto e lavorato insieme, anche in Ferrari e hanno financo sperimentato alcune nuove soluzioni in cordera e in carbonio.
“Lapo Elkann in Ferrari era un vero genio”, ha dichiarato recentemente Carlo Calenda in merito al suo caro amico (Fonte: Auto.everyeye.it). Il nipote di Gianni Agnelli è stato uno dei più grandi artefici del ritorno sul mercato della Fiat 500, ma nel 2005 ha lasciato l’azienda di famiglia. Lo ha fatto per via di un grave incidente personale e di uno scandalo. Oltre all’overdose dovuta all’assunzione di droghe, ha lasciato anche per intraprendere la propria attività imprenditoriale nel settore degli occhiali di lusso.
Nel 2023, Elkann ha anche affermato di non aver alcun ruolo all’interno della Ferrari (Fonte:Corrieredellosport.it). In passato, infatti, aveva operato nel dipartimento di marketing ed era stato nel consiglio d’amministrazione di Ferrari N.V.. La sua verve e la sua creatività, forse, oggi avrebbero potuto far comodo al marchio di Maranello. Probabilmente, anche alla Fiat o alla Maserati, quest’ultima oggi a forte rischio per le sole 260 auto realizzate nel 2024.
Dopodiché, Calenda ha voluto parlare di Mirafiori e ha descritto lo stabilimento in maniera negativa dopo averlo visitato di recente: “Era quasi spettrale e sono stato preso dallo sconforto”. Infine, una stoccata alla delocalizzazione di Fiat: “Oggi produce in Polonia, in Serbia, in Marocco e in altre nazioni. Forse l’Italia si è espansa, oppure non sa la geografia”.
