Questo motore sta facendo parlare tutti. L’elettrico sembra destinato a dover cedere il passo ad una nuova tecnologia.
Lo si sente ripetere spesso. Non fosse per i Paesi nordici dove è la tecnologia dominante e non da adesso, l’elettrico applicato alle automobili è e resta un flop in Europa. Prova ne sono le migliaia di vetture rimaste invendute nei vari concessionari anche nel 2024, che hanno costretto molti costruttori a rivedere i propri piani produttivi e a paventare chiusure di stabilimenti. Volkswagen, Audi e molti dei marchi controllati dal Gruppo Stellantis hanno sofferto più di altri creando condizioni favorevoli a numerosi licenziamenti.
Ciò nonostante la Commissione Europea non ha mai accennato a rivedere i propri programmi per il 2035 quando gli EV dovrebbero diventare dominanti, a meno di sorprese. E proprio queste potrebbero arrivare grazie ad alcuni studi in un’ottica molto diversa da quella delle batterie. Se ne parla già da tempo e probabilmente continuerà così ancora a lungo specialmente nel caso dovesse concretizzarsi la possibilità di un sorpasso.
L’idrogeno è la vera alternativa all’elettrico, i vecchi motori potrebbero non essere finiti
In un settore automobilistico sempre più proiettato verso le unità a spina, l’idrogeno potrebbe sparigliare le carte e permettere ai vecchi propulsori a combustione interna di non essere cestinati. Per capire se ci sarà questa possibilità la IDTechEX società inglese che si occupa di settori legati alle tecnologie, ha prodotto un report dal titolo “Motori a combustione interna a idrogeno 2025-2045: applicazioni, tecnologie, stato del mercato e previsioni”.
L’ indagine si è impegnata ad approfondire gli aspetti tecnici e finanziari dell’adozione di ICE alimentati con questa tecnologia. Come noto l’elettrico pone diversi paletti all’utilizzatore, ad esempio l’autonomia dei veicoli più a buon mercato è ridotta e soprattutto per effettuare la ricarica sono necessarie diverse ore di pausa che non tutti hanno a disposizione. E’ chiaro però che declinare l’idrogeno ad un comune motore propone delle sfide, su tutte il modo in cui viene bruciata la sostanza e l’immagazzinamento della stessa.
Non va dimenticato che allo stato gassoso 3000 volte meno energia del diesel, ciò significa che per stoccarlo sarebbero necessari serbatoi ad alta pressione o trasformarlo in liquido. A causa di tali complessità non è escluso che possa essere adoperato soltanto per alcuni mezzi di trasporto come i camion dai volumi nettamente più ampi e in linea con le esigenze.
